Maltempo, chiesti 154 milioni di danni
Tra gelate, grandine e vento l’agricoltura in Trentino ha vissuto un’annata nera. Sotto pressione il Codipra
TRENTO. E’ stato un anno da dimenticare per l’agricoltura. Martoriata da vere e proprie calamità atmosferiche, dalla primavera fino all’estate inoltrata. Gelate, siccità, grandine hanno messo a dura prova il sistema assicurativo.
«Straordinarie per estensione e ed entità dei danni sono state le gelate della seconda metà di aprile, in particolare quella del 21 aprile, che ha colpito le colture in una fase molto delicata e vulnerabile a causa dell’anticipo vegetativo dovuto alle temperature miti di inizio primavera. Una combinazione, questa, che ha innescato un mix esplosivo, con ripercussioni pesantissime a danno delle nostre produzioni», spiega Andrea Berti direttore del Codipra.
L’annata ha continuato a presentare eventi estremi, sia per quanto riguarda le grandinate che il vento forte, in particolare il 25 giugno e il 6 agosto che hanno colpito la piana Rotaliana, la Val di Cembra e la Val d’Adige, che erano state meno colpite dal gelo.
Per fortuna gli agricoltori trentini avevano coperto in larga parte i loro prodotti con polizza che Codipra mette a loro a disposizione. A fronte di una quota nazionale inferiore al 20% di produzioni assicurate, il Trentino si distingue con una quota superiore all’80%. «Il 96% delle coperture provinciali prevede la garanzia multirischio comprensiva di tutte le avversità atmosferiche, compreso il gelo» - afferma Giorgio Gaiardelli presidente del Consorzio. Questo, porterà, quando le liquidazioni saranno completate, ad una liquidazione totale fra polizze e fondi di oltre 153.800.000 euro.
I valori delle produzioni assicurate sono pari a 294.221.702,89 euro, in linea con il 2016 a fronte di un costo a carico degli agricoltori pari a 15.891.793 euro.
I risarcimenti, che in questi giorni la Compagnie stanno liquidando ai nostri agricoltori, sono pari a 141.643.352,55 euro. La parte relativa ai Fondi sarà riconosciuta alle imprese agricole entro fine gennaio.
L’effetto delle liquidazioni sono l’espressione di un equilibrato dosaggio, tra costi di assicurazione e efficacia di prestazione, lasciando a carico del contadino solo una piccola parte di rischio (scoperti e franchigie), sopportabile, in un quadro generale di intervento consistente come quello di quest’anno.
Forme di garanzia, attraverso Fondi Mutualistici, sono stati attivati a favore delle Cooperative frutticole, delle Cantine Sociali, a salvaguardia dei costi fissi insopprimibili che le stesse non riescono ad ammortizzare per effetto dei mancati conferimenti dei propri soci, interessati dagli eventi distruttivi dell’anno. Il Fondo Cooperative frutticole elargirà compensazioni per quasi 9 milioni di euro, quello cantine per quasi 2 milioni di euro.
Altri Fondi Mutualistici e coperture assicurative opereranno, per dare completezza di tutela al settore agricolo: Polizza bestiame liquiderà 1,4 milioni di euro; il Fondo Sotto soglia interverrà per 1,2 milioni di Euro. «A fronte dei mutamenti climatici in atto, con la loro potenziale negatività quest’anno - afferma Berti- abbiamo promosso un P.E.I. (Partenariato Europeo per l’Innovazione) per mappare al livello più minuto (singolo appezzamento) il territorio agricolo trentino, composto da un articolato sistema geo orografico, riguardo il rischio gelo. Parteciperanno a questo progetto, bando provinciale, oltre al Capo fila Codipra, la Fondazione Mach, la Fondazione Bruno Kessler e la Cooperazione trentina». Purtroppo il quadro complessivo della Gestione del Rischio, ancor oggi, risente negativamente dei ritardi delle liquidazioni dei contributi degli anni passati (2015 e 2016).