«Lavoratori ortofrutta, manca un milione» 

I sindacati attaccano l’assessore Dallapiccola che aveva parlato di 4,5 milioni per le giornate perse



TRENTO. Cgil Flai e Fai Cisl vanno all’attacco. “Non ci sono risorse sufficienti per sostenere il reddito delle lavoratrici dell'ortofrutta che anche nel 2018 hanno subìto una forte riduzione delle giornate lavorative. Attualmente la Provincia ha stanziato 1,5 milioni di euro per coprire le giornate di lavoro perse sul 2017 e 2 milioni di euro, stanziati e non ancora erogati, sulle giornate perse nel 2018. In totale sono 3,5 milioni di euro, non i 4,5 milioni di euro di cui parla l'assessore Dallapiccola, cifra di cui noi non abbiamo nessuna contezza. Queste risorse sono indispensabili per sostenere gli operai che hanno visto dimezzato il loro salario”.

Le risorse stanziate sul 2017 sono servite per coprire le 23 giornate di lavoro perse lo scorso anno per le operaie storiche e una tatum per le non storiche. Sul 2018 le giornate di mancato lavoro coperte dalle risorse Pat sono 42. “Le stime delle aziende, invece, ci dicono che le giornate di mancato lavoro saranno almeno 60 – spiegano Zabbeni e Bastiani -. Dunque se non vogliamo che a rimetterci siano i lavoratori serve ancora almeno un milione di euro”.

E sulle risorse ad oggi disponibili chiariscono: “Si continua ad assistere ad un balletto di cifre inutile. È opportuno chiarire per l'ennesima volta che il finanziamento all'Ebot, ente bilaterale per l'ortofrutta, è a carico esclusivamente dei datori di lavoro per i due terzi, e dei lavoratori per un terzo ed è una risorsa che non è disponibile nell'immediato. Non c'entra nulla con il contributo della Provincia”, spiegano i due segretari. Ebot, infatti, avrà una dotazione di circa 60mila euro l'anno, tenuto conto del numero di imprese e di lavoratori, risorse che potranno essere utilizzate per sostegno al reddito dei lavoratori e per altre prestazioni sociali che le parti riterranno opportune.

“Ci auguriamo dunque che alle affermazioni dell'assessore Dallapiccola seguano i conseguenti stanziamenti in tempi rapidi. Intanto ci limitiamo a prendere atto che la Provincia ha trovato risorse aggiuntive per sostenere le imprese. Una scelta comprensibile nell'ottica di aiutare il sistema trentino. Riteniamo però, che coerentemente con questa visione, è necessario che la stessa attenzione venga riservata alle lavoratrici e ai lavoratori che stanno pagando un prezzo molto elevato”, concludono Zabbeni e Bastiani.















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