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Il Trento Doc sale sul podio delle bollicine italiane

TRENTO. Il Trento doc è sul podio delle bollicine. Lo dice un’indagine della Cna che mette al primo posto per numero di bottiglie vendute il Prosecco, al secondo il Franciacorta e al terzo il Trento...



TRENTO. Il Trento doc è sul podio delle bollicine. Lo dice un’indagine della Cna che mette al primo posto per numero di bottiglie vendute il Prosecco, al secondo il Franciacorta e al terzo il Trento doc. Spumante batte Champagne 10 a 1. Per le bollicine italiane, insomma, una vittoria “senza se e senza ma”. La stima è del Centro studi CNA nell’indagine di fine anno. Un risultato ancora migliore dell’anno scorso, quando il rapporto si era fermato sul 9 a 1. Frutto della ripresa dell’economia, sia pur fragile, destinata a segnare una crescita del 4% delle bollicine vendute nel lungo arco delle festività di dicembre-gennaio. Novantacinque milioni di bottiglie il consumo totale di spumante italiano previsto nelle festività. Con una impennata nei tre giorni precedenti il Natale (11 milioni), il picco intorno a Capodanno (38 milioni) e circa 4 milioni all’Epifania. Una vendita destinata a non scendere mai al di sotto dei due milioni di bottiglie al giorno. A prevederlo l’Ovse (Osservatorio vini spumanti effervescenti), il primo centro italiano di ricerche economiche sul comparto, nato nel ’91. La spesa complessiva dovrebbe aggirarsi, tra consumi casalinghi e nei locali pubblici, intorno ai 750 milioni di euro. Il boom di bollicine italiano nelle festività natalizie è sotto l’egida del Prosecco con ben 60 milioni di bottiglie vendute. Il Prosecco è diventato la bollicina simbolo delle festività natalizie, ma non l’unica. Lo accompagnano sul podio Franciacorta e Trentodoc, a dimostrazione della marcata supremazia nelle vendite del gusto secco, sempre più apprezzato dagli italiani, che hanno ormai girato le spalle ai sapori dolci. Come dimostra la crisi dell’Asti Spumante che cerca di agganciare la tendenza positiva progettando una versione secca.













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