Dillo al Trentino

Le Poste a Dillo al Trentino dopo il tentativo di truffa via Sms: ecco come evitare i raggiri online

Dopo la segnalazione di un tentativo di truffa via sms, le Poste danno i loro consigli per evitare inutili rischi. Avete una segnalazione? Mandate una mail a dilloaltrentino@giornaletrentino.it

LA MAPPA INTERATTIVA DELLE SEGNALAZIONI

TUTTI GLI ARTICOLI DI «DILLO AL TRENTINO»
 



TRENTO. Tra mail e messaggi vari i tentativi di truffe online sono ogni giorno numerosi, e i nostri lettori ci continuano a segnalare tentativi di frode attraverso link da cliccare che potrebbero portare a guai seri, come nel caso in cui vengano chiesti dei codici o delle password personali per accedere al proprio conto corrente.

In particolare, nelle scorse settimane era arrivato un messaggio-truffa via Sms da un mittente “PosteInfo” che sembrava essere davvero quello delle Poste.

Il messaggio parlava di sospensione delle carte di credito a causa di una mancata procedura di sicurezza, come riportato da Nadia con una mail a dilloaltrentino@giornaletrentino.it in cui aveva raccontato l’accaduto.

Ora sono proprio le Poste, attraverso l’ufficio stampa, a scrivere a Dillo al Trentino per spiegare ai nostri lettori come poter evitare queste truffe online.

LA MAPPA INTERATTIVA DELLE SEGNALAZIONI

«Poche e semplici regole per evitare spiacevoli sorprese ai cittadini della provincia di Trento quando operano online con il proprio conto.

Una serie di consigli da tenere a mente illustrati nella sezione dedicata alla sicurezza del sito poste.it che ospita anche diversi video che spiegano come avvengono le principali tipologie di truffe online e sulle App, per esempio quando si finalizza un acquisto e-commerce, o attraverso fenomeni quali lo smishing, il phishing, il vishing e i canali social.

Ricorda che Poste Italiane spa e PostePay spa non chiedono mai i tuoi dati riservati (utenza, password, codici di sicurezza per eseguire una transazione, ad esempio codice Otp-One Time Password ricevuto via sms) in nessuna modalità (e-mail, sms, chat di social network, operatori di call center) e per nessuna finalità. Se qualcuno, anche presentandosi come un operatore di Poste Italiane o PostePay, ti dovesse chiedere tali informazioni, puoi essere sicuro che si tratta di un tentativo di frode, quindi non fornirle a nessuno.

TUTTI GLI ARTICOLI DI «DILLO AL TRENTINO»

Non rispondere mai a e-mail, sms, chiamate o chat da call center in cui ti vengono chiesti i tuoi codici personali (utenza, password, codici di sicurezza, dati delle carte di pagamento).

Controlla sempre l’attendibilità di una e-mail prima di aprirla: verifica che il mittente sia realmente chi dice di essere e non qualcuno che si finge qualcun altro (ad esempio controlla come è scritto l'indirizzo e-mail da cui ti è arrivata).

Non scaricare gli allegati delle e-mail sospette prima di aver verificato che il mittente sia noto o ufficiale.

Non cliccare sul link contenuto nelle e-mail sospette; se per errore dovesse accadere, non autenticarti sul sito falso, chiudi subito il web browser.

Segnala a Poste Italiane eventuali e-mail di phishing inoltrandole all’indirizzo antiphishing@posteitaliane.it. Immediatamente dopo cestinale e cancellale anche dal cestino.

Digita direttamente l’indirizzo Internet https://www.poste.it/ nella barra degli indirizzi del web browser per visitare il sito di Poste Italiane.

Utilizza l’App per usufruire anche del servizio gratuito di push notification ed essere informato in tempo reale sulle operazioni di pagamento effettuate con il tuo conto corrente e le tue carte di pagamento. In alternativa attiva il servizio di notifica tramite Sms sul tuo telefono cellulare, gratuito per i pagamenti su siti internet e su app. Per ulteriori informazioni sul servizio consulta i fogli informativi nella sezione Trasparenza Bancaria del sito Poste.it.

Le informazioni messe a disposizione da Poste Italiane hanno l’obiettivo di promuovere la cultura della sicurezza e contribuire alla prevenzione dei fenomeni di microcriminalità, in linea con il tradizionale ruolo sociale di Poste Italiane e con i valori di inclusione e vicinanza ai cittadini della provincia di Trento che da sempre ne ispirano l’azione», concludono le Poste.

Avete una segnalazione? Mandate una mail a dilloaltrentino@giornaletrentino.it oppure mandateci un messaggio in direct sulla nostra pagina Facebook.













Scuola & Ricerca

In primo piano

Podcast

Il Trentino nella Grande Guerra: gli sfollati trentini spediti in Alta Austria

Venezia e Ancona vengono bombardate dal cielo e dal mare. A Trento viene dato l’ordine di abbandonare il raggio della Regia fortezza, con i treni: tutti gli abitanti di S. Maria Maggiore devono partire. Lo stesso vale per Piedicastello e Vela, così come per la parrocchia Duomo. Ciascuno può portare con sé cibo e vetiti per 18 kg. Tutto il resto viene lasciato indietro: case, bestiame, attrezzi, tutto. Gli sfollati vengono mandati in Alta Austria. Rimarranno nelle baracche per 4 lunghi anni.