Il concerto di Vasco e il caos parcheggi: scatta la «class action» dei consumatori
Dopo le decine di segnalazioni a Dillo al Trentino si muove Altroconsumo: «Forniremo a tutti coloro che faranno richiesta le indicazioni da seguire per chiedere il rimborso». Avete una segnalazione? Mandate una mail a dilloaltrentino@giornaletrentino.it
LA MAPPA INTERATTIVA DELLE SEGNALAZIONI
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TRENTO. Il concerto trentino di Vasco Rossi ha lasciato numerosi strascichi.
Da una parte, il ritorno dal vivo del Blasco nazionale che ha convinto tutti i suoi fans, lodato da tutte le riviste musicali che hanno incensato la sua ritrovata vitalità.
Dall’altra, le polemiche seguite al deflusso dei partecipanti, sfociate in una vera e propria pioggia di mail arrivate a “Dillo al Trentino” per segnalare la situazione dei parcheggi.
C’è chi è rimasto “prigioniero” al parcheggio fino alle 3 del mattino prima di riuscire a spostare l’auto, e c’è anche chi al parcheggio non ci è mai arrivato, o meglio si è sentito dire che il parcheggio (pagato 25 euro con largo anticipo) era esaurito e che bisognava cercare un parcheggio di fortuna.
LA MAPPA INTERATTIVA DELLE SEGNALAZIONI
Apriti cielo. I fans hanno messo da parte la gioia del concerto e hanno iniziato a tartassare di telefonate e di mail Parkforfun, la società che gestiva la parte dei parcheggi.
Ora questa sonora arrabbiatura potrebbe sfociare in una azione collettiva, una sorta di “class action” che vede come capofila Altroconsumo. Dai vertici dell'associazione dei consumatori arriva la conferma: « Altroconsumo fornirà a tutti coloro che faranno richiesta tutte le indicazioni da seguire per chiedere il rimborso», dicono.
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E in effetti Altroconsumo ha aperto una pagina dedicata in cui poter accedere a un form per la richiesta di rimborso.
«Parcheggi inaccessibili, navette insufficienti e tagliandi pagati a vuoto, senza la possibilità di lasciare la propria auto nell'area di sosta riservata. Sono tantissime le segnalazioni degli spettatori della prima data del "NonStopLive 2022" tour di Vasco Rossi a Trento che hanno subito disagi a causa di un'organizzazione poco efficiente. È capitato anche a te? Conserva la ricevuta e contattaci per chiedere il rimborso, i nostri legali stanno valutando la strada migliore per farti ottenere quanto ti spetta», scrivono su Altroconsumo.
«Molti degli spettatori hanno infatti acquistato un tagliando per lasciare la propria auto in un'area di sosta riservata, senza però avere la possibilità di usufruire del servizio. La società che avrebbe dovuto gestire questo enorme flusso di auto è la Parkforfun, startup che sviluppa sistemi informatici per la gestione di parcheggi e che, al momento, gestisce la sosta anche in alcuni aeroporti italiani (da Malpensa a Olbia), stazioni, porti, nelle spiagge e in alcuni eventi musicali.
Le segnalazioni online sono diverse, tutte accumunate dalla frustrazione di aver pagato per un servizio di cui non si è potuto usufruire.
Un utente lamenta, a fronte dei 25 euro pagati a Parkforfun, di aver dovuto parcheggiare lungo la strada a causa dei lunghissimi tempi di percorrenza per raggiungere l'area di sosta. Altri raccontano di aver dovuto sostare a 8 chilometri di distanza dall'evento e di aver dovuto chiamare un taxi per farsi portare al concerto, senza quindi poter usufruire della navetta (inclusa nel biglietto).
Molti lamentano anche di non essere riusciti a raggiungere l'area di parcheggio a causa dell'organizzazione sommaria e della viabilità andata in tilt in breve tempo. Una situazione che è andata fuori controllo e di cui gli organizzatori non possono non tenere conto. Gli utenti che hanno subito disagi senza usufruire di un servizio pagato devono avere un rimborso.
I nostri legali stanno valutando la strada migliore per chiedere alla società il rimborso di quanto pagato, a fronte dei disservizi subiti», concludono da Altroconsumo.
Avete una segnalazione? Mandate una mail a dilloaltrentino@giornaletrentino.it oppure mandateci un messaggio in direct sulla nostra pagina Facebook.