Studenti guide del Fai per una mattinata
Coinvolte a Tonadico le classi del Liceo scientifico e del tecnico economico dell’Istituto di Primiero
PRIMIERO. Venerdì scorso dalle 8 alle 12.30, diversi studenti del Liceo scientifico scienze applicate, Istituto tecnico economico di Primiero hanno animato la “Mattinata del Fai”, che quest’anno ha coinvolto il centro storico di Tonadico, e in particolare Palazzo Scopoli, la Chiesa parrocchiale di San Sebastiano e la chiesa dei SS. Vittore e Corona. L’iniziativa ha come scopo quello di valorizzare il territorio e i centri storici dei paesi e rendere i giovani più consapevoli delle grandi potenzialità del patrimonio artistico locale. La collaborazione tra Istituto di istruzione superiore di Primiero e il FAI di Trento è attiva dal 2011con studenti e insegnanti che hanno fatto conoscere a centinaia di scolari e studenti i siti di eccellenza della valle di Primiero.
Anche quest’anno dopo aver seguito uno specifico percorso volto ad approfondire le caratteristiche del patrimonio storico-artistico locale, gli studenti sono diventati veri e propri “Apprendisti Ciceroni” nel guidare gruppi di alunni di scuola elementare, media e superiore alla scoperta di Palazzo Scopoli, che diventò con il Cinquecento dimora della famiglia di notai Scopoli. Il palazzo offre stanze affrescate e straordinarie soluzioni architettoniche come la “caminàtha”, l’enorme camino che attraversa in verticale tutto l’edificio. Anche la chiesa parrocchiale di San Sebastiano custodisce pale d’altare secentesche di artisti veneti e tedeschi e la chiesetta di San Vittore, posta sul colle omonimo che sovrasta il paese, ha restituito un ciclo pittorico della metà del Duecento. Ospite di eccezione dell’evento è stata Erika Scopoli di Moena, probabilmente l’ultima discendente del ramo fassano dell’antica famiglia Scopoli, staccatosi dal nucleo di Primiero a metà del Cinquecento.
Quest’anno però l’Istituto superiore ha promosso anche un confronto diretto con il patrimonio storico-culturale del vicino bellunese. Poche settimane fa, infatti, 80 studenti e 6 insegnanti hanno visitato la necropoli romana di San Donato, ripercorrendo a piedi anche alcuni tratti dell’antico tracciato della famosa via Claudia Augusta Altinate. Due archeologi della Sovrintendenza ai beni culturali e paesaggistici di Venezia e un paleontologo hanno spiegato ai giovani visitatori come questi scavi, iniziati nel 2000, abbiano finora rinvenuto oltre 80 sepolture, uniche nel loro genere, tutte a inumazione in piena terra in fosse di forma ovale. L’uscita si è conclusa con la visita al Museo civico archeologico, che raccoglie tutti i reperti rinvenuti nella necropoli. (r.b.)