Primiero, rischio chiusura per gli uffici del Catasto
Paolo Simion lancia l’allarme: «L’assunzione di cinque “conservatori” promessa per fine settembre scorso non c’è stata e il servizio sta per sparire dal territorio»
PRIMIERO. Il consigliere comunale di minoranza del Comune di Primiero San Martino di Castrozza, Paolo Simion, preoccupato delle voci che danno per prossima la soppressione degli uffici del Libro Fondiario e del Catasto di Fiera di Primiero, ha presentato al presidente del consiglio comunale una interrogazione con la quale chiede se l’amministrazione è a conoscenza delle voci che da tempo si rincorrono circa l’ipotesi di chiusura dei suddetti uffici. Inoltre chiede «se la questione del mantenimento degli uffici del Libro Fondiario e del Catasto nel nostro Distretto rientra tra le priorità di questa amministrazione e, considerato che nel recente passato altri importanti servizi (Uffici giudiziari e tributari) sono stati sottratti al Territorio, se non ritiene che la chiusura di detti uffici costituisca un ulteriore, grave nocumento per la popolazione locale».
Nell’interrogazione si chiede anche «quali iniziative sono state fin qui assunte dall’amministrazione comunale a beneficio dei nostri concittadini al fine di fugare ogni ipotesi di chiusura degli del Libro Fondiario e del Catasto di Fiera di Primiero e se il tema del mantenimento di detti uffici sia mai stato affrontato con il nuovo presidente della Giunta provinciale o con l’assessore provinciale competente».
A quanto afferma nella premessa il consigliere Paolo Simion, nonostante le rassicurazioni della passata giunta provinciale, sembra che il pericolo di una prossima chiusura degli uffici non sia scongiurata.
«L’assessore Daldoss aveva smentito (giugno 2018) che ci fosse in itinere un progetto di chiusura degli uffici di Primiero – scrive Simion – e anzi, aveva annunciato nuove assunzioni per supplire alla carenza di personale in alcuni presidi locali. In particolare aveva garantito che entro il mese di settembre del 2018 sarebbero stati assunti cinque nuovi “conservatori”, uno dei quali destinato a coprire il posto vacante di Fiera di Primiero. Da allora non è successo nulla. Infatti, come quasi un anno fa, il conservatore del Libro Fondiario di Fiera di Primiero è a scavalco ed il personale è carente. Di fronte a questa inedia, non meraviglia che, almeno tra gli addetti ai lavori, le voci di una prossima soppressione degli uffici trovino nuovamente credito. Non manca chi sostiene che una decisione in tal senso sia già stata informalmente presa. Non sarebbe da stupirsi se, nel più ampio disegno di contenimento della spesa che la nuova giunta provinciale dovrà affrontare nel corso di questa legislatura, ci fosse qualcuno a Trento che pensa alla soppressione, a livello periferico, di uffici importanti come il Catasto ed il Tavolare quale contributo importante alla soluzione del fatto».
E poi il consigliere conclude che non si può rimanere inerti di fronte ad una «iniziativa che, se anche soltanto paventata, sottrarrebbe al nostro Territorio, ove attuata, dei servizi basilari per la vita quotidiana dei cittadini». (r.b.)
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