La vera foto della “Tesla” in cielo
In viaggio verso Marte è stata osservata con il telescopio di Celado
CASTELLO TESINO. Osservandolo al telescopio appare come un minuscolo puntino luminoso in movimento tra tanti nel cielo, in realtà si tratta della Tesla Roadster del magnate statunitense Elon Musk, spedita in orbita da Cape Canaveral lo scorso 6 febbraio grazie alla spinta del razzo Falcon Heavy della SpaceX. Ad avvistarla per la prima volta dall’Italia, a 2 milioni e mezzo di km dalla Terra, i professori Giancarlo Favero e Riccardo Furgoni dell’Unione Astrofili Tesino e Valsugana.
«Siamo felici di essere riusciti a filmare la Tesla spaziale durante le fasi iniziali del suo viaggio verso Marte», racconta il professor Favero. Tragitto che porterà la vettura ad orbitare attorno al Pianeta Rosso prima di dirigersi nuovamente verso la Terra. «Per essere precisi – puntualizza Favero – il primo che in Italia è riuscito ad intercettare l’oggetto luminoso è stato il professor Gianluca Masi del Planetario e Museo Astronomico di Roma, il quale però si è servito di un telescopio situato nel New Mexico grazie alle infinite possibilità offerte dal Virtual Telescope Project. Il primo strumento, invece, che dall’Italia è riuscito ad esaminare la vettura spaziale è stato il telescopio dell’osservatorio astronomico del Celado di Castello Tesino». Un dispositivo munito di uno specchio di 80 cm di diametro che lo rende, tra quelli accessibili al pubblico, uno degli 8 più grandi di tutto il Paese.
Invisibili a occhio nudo, i movimenti della Tesla sono stati seguiti dalla coppia di astrofili per circa un’ora e mezza, dalle 4.30 alle 6 di giovedì mattina. «Nonostante in questo momento la vettura brilli come una stella di magnitudine 19.3, è stato particolarmente difficile intercettarla per via della sua posizione molto bassa sull’orizzonte, circa 16°, – spiega il professor Favero – zona in cui gli effetti della turbolenza atmosferica e del suo assorbimento di luce sono molto intensi».
Tra le tante attività svolte dagli appassionati dell’osservatorio astronomico non solo lo studio di pianeti e stelle variabili, ma anche la sorveglianza del cielo rispetto a corpi che potrebbero impattare la Terra.
«Seguire la Tesla di Elon Musk per determinarne l’orbita e comunicare i dati al Minor Planet Center di Boston è ciò che normalmente facciamo quando vengono individuati asteroidi potenzialmente pericolosi per il nostro pianeta - spiega Giancarlo Favero -. Questo è il motivo per cui ci è stato affidato il compito di seguire il razzo Falcon Heavy durante le delicate fasi del suo primo mese di viaggio». Missione che l’Unione Astrofili Tesino e Valsugana ha saputo assolvere in maniera puntuale regalando, ad appassionati e non solo, un motivo in più per conoscere da vicino l’osservatorio astronomico del Celado. Struttura all’avanguardia ed immersa nel verde che da a tutti la possibilità di ammirare da vicino le meraviglie dello spazio.