La prevenzione dei tumori entra nelle aule del Primiero

Primiero. Gli studenti delle classi terze dell’Istituto di istruzione superiore di Primiero hanno partecipato con attenzione e interesse all’incontro, in tema di prevenzione tumorale, tenutosi nell’au...



Primiero. Gli studenti delle classi terze dell’Istituto di istruzione superiore di Primiero hanno partecipato con attenzione e interesse all’incontro, in tema di prevenzione tumorale, tenutosi nell’aula magna della scuola e che si inserisce nel “Progetto Martina”, proposto già da sei anni dalla locale sezione Lions Primiero San Martino di Castrozza.

L’iniziativa

Il progetto parte dalla semplice premessa che è importante difendere la salute e si avvale della consulenza del dottor Stefano Camurri Piloni, presidente del comitato scientifico nazionale del “Progetto Martina” che coinvolge 130 mila studenti in Italia. Lo scopo è far comprendere che la conoscenza e l’impegno personali sono fondamentali per mettere in pratica fattibili ma indispensabili accorgimenti per evitare carcinomi al testicolo, mammella, melanoma e collo dell’utero. Le regole sono ormai note: no a fumo ed alcol, aumentare il consumo di prodotti freschi e sani, praticare attività fisica, mantenere una buona socialità, sottoporsi a test diagnostici. Non sempre i giovani ne sono consapevoli ed è per questo che il dottor Camurri Piloni non si stanca di essere presente nelle scuole, facendosi ascoltare grazie al suo gergo giovanile accattivante.

I punti centrali

Senza sosta ha ripetuto che bastano 15 sigarette per modificare negativamente il dna cellulare, mentre lo spinello aumenta del 5% la probabilità di ammalarsi di tumore al testicolo, spiegando anche come il detto “si è bevuto il cervello” purtroppo corrisponda a verità, poiché l’assunzione anche dosi minime di alcol diventa la principale causa di morte per incidenti tra i giovani. Tanti gli spunti, tanta l’attenzione da parte degli studenti. E visto l’interesse dei ragazzi, da quest’anno, in accordo con il dirigente scolastico Giulio Bertoldi e la collaborazione della professoressa Tina Balbo, il “Progetto Martina” rientra nel calendario scolastico: non più perciò incontro estemporaneo, ma lezione in programma. R.B.













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