Il Tesino riscopre le sue radici 

Oggi a Castello il libro dell’etnomusicologo Morelli e due cd di canti popolari registrati a fine anni ’70


di Fabio Franceschini


TESINO. Si terrà oggi pomeriggio alle 17, al cinema-teatro di Castello Tesino l’evento di presentazione dell’ultimo libro dell’etnomusicologo, regista e musicista trentino Renato Morelli “Canti popolari del Tesino - Le registrazioni del 1977-1978”. Si tratta di un’opera letteraria arricchita da due cd audio del tutto inediti, che completano il lungo lavoro di ricerca condotto dall’autore sul finire degli anni ’70 e, in parte, già reso pubblico con la stampa di “Canti e cultura tradizionale del Tesino” del 1983, primo e sinora unico volume dedicato allo straordinario patrimonio etnofonico della Valle.

«L’idea di proporre al pubblico i documenti sonori contenuti nei due cd allegati al manuale - fa sapere Morelli - ha preso corpo durante una serata in cui si discuteva dei miei studi ed impegni futuri con Nicola Sordo», il delegato alla cultura del Comune di Castello. Idea questa che si è ben presto trasformata in un progetto concreto a cui hanno collaborato sia l’Ecomuseo del Tesino che le amministrazioni dei tre comuni della conca. Progetto, infine, divenuto realtà con la pubblicazione di 55 documenti sonori, sapientemente selezionati all’interno del corpus tesino di 105 canti popolari registrati dall’autore, tra il ’77 ed il ’78, nel corso della sua prima ricerca etnomusicologica effettuata “sul campo”. «Indagine, peraltro, condotta assieme all’amico Pietro Sassu - racconta Morelli - nell’ambito di quella che era stata l’attività del Centro per l’educazione musicale e per la sociologia della musica voluto dall’Università di Trento in collaborazione con il Conservatorio della città».

«Sono davvero molto felice di vedere realizzata questa pubblicazione che considero molto preziosa non solo per il suo valore culturale, ma anche per quello scientifico - afferma Sordo - i canti che sono contenuti nei due cd allegati, infatti, attualmente nella nostra valle non si intonano quasi più. Eppure un tempo il canto popolare faceva parte della quotidianità ed era normale che si cantasse in famiglia, nelle osterie, nei masi o tornando dalla messa». «Ma anche nei filò - aggiunge il presidente dell’Ecomuseo del Tesino Luca Boso - dove a farla da padrone erano i proverbi, gli indovinelli, le filastrocche, le ninnenanne e i canti rituali legati alle stagioni e agli eventi importanti della vita dell’uomo. Era lì, nelle stalle, luoghi caldi ed accoglienti, che giovani madri, nonne e uomini anziani raccontavano storie, miti, leggende o intonavano canti».

«Con questa pubblicazione - conclude Sordo - recuperiamo pertanto dall’oblio una parte estremamente importante della nostra cultura, nella convinzione che questi canti riusciranno a suscitare nei tesini emozioni e sensazioni ormai dimenticate». Oggi la presentazione sarà inoltre arricchita dagli interventi musicali di Cantà Proman (Premana - Lecco), Cantori di Verméi (Vermiglio e Daltrocanto Duo (Padova), che per l’occasione riprodurranno dal vivo molti dei canti popolari appartenenti alla cultura e alla tradizione del Tesino.

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