levico - è nata dall’unione di casa di riposo e centro don ziglio 

“Curae”, la nuova Apsp unita per l’assistenza

LEVICO TERME. La presidente Martina Dell’Antonio ha definito «un momento storico» l’avvenuta fusione fra le Apsp San Valentino e Centro Don Ziglio che ha portato alla nascita di una unica Apsp...


di Franco Zadra


LEVICO TERME. La presidente Martina Dell’Antonio ha definito «un momento storico» l’avvenuta fusione fra le Apsp San Valentino e Centro Don Ziglio che ha portato alla nascita di una unica Apsp "Levico Curae", acronimo di Centro unico riabilitativo assistenziale educativo, operativa dal 1 luglio con il suo nuovo cda «di giovani», ha evidenziato il sindaco, dopo l’approvazione da parte della Provincia, su indicazione dell'assessore alla salute e politiche sociali Luca Zeni, dell'atto di fusione che l’ha inserita ufficialmente nel Registro provinciale.

«Due realtà diverse – ha detto ancora la presidente -, la San Valentino e la Don Ziglio, occupandosi la prima di assistenza agli anziani, e la seconda di disabilità, che lungo un percorso difficile di un anno e mezzo che abbiamo voluto percorrere non tanto per una mera questione economica, ma per riuscire a unire e valorizzare le professionalità che le due realtà hanno al loro interno, per rispondere anche alle esigenze del territorio dove vogliamo arrivare a migliorare la qualità di vita di chi ha bisogno». Sono stati ricordati l’ex sindaco Giuliano Gaigher che nel 2006 aveva approvato una mozione per la fusione delle due Apsp, e Adolfo Pasquale del precedente cda, per la loro lungimiranza. Dopo aver illustrato il logo di Levico Curae, opera dell’artista levicense Ferdy Lorenzi, il direttore, Fabrizio Uez, ha sciorinato quelli che sono i numeri della nuova Azienda.

«La terza Apsp trentina – ha detto Uez – che eroga i servizi di Rsa e centro residenziale per disabili, hospice, casa di soggiorno, alloggi protetti, centro diurno, centro servizi, assistenza domiciliare integrata e servizi di sollievo. 131 posti letto nella Rsa di cui 20 ad alto fabbisogno assistenziale, 16 posti nel centro diurno, 6 posti letto nella casa di soggiorno, e servizio di ristorazione per esterni con 5mila pasti annui. Nell’area servizi per la disabilità ci sono attualmente 95 posti letto, su 115 autorizzati, con 3 utenti all’anno per i servizi semi-residenziali e di sollievo. La dotazione organica è di 247 figure professionali, ma i lavoratori attualmente presenti sono 300, derivanti dalla somma delle due Apsp. Il bilancio si attesta su un valore della produzione di circa 14 milioni di euro con un capitale di dotazione di 15 milioni di Euro. La redistribuzione sul territorio, tra retribuzione del personale e fornitori, sarà oltre i 3 milioni di euro».

Nelle parole del sindaco, Michele Sartori, e dell’assessore Zeni, tanta soddisfazione per il risultato raggiunto, ma soprattutto l’aver trovato con questa fusione la possibilità di valorizzare il capitale relazionale che Levico Curae raccoglie e rilancia a servizio del territorio. «Stiamo valutando – ha concluso quasi a sorpresa Zeni -, di rivedere il parametro di rapporto tra personale e utenti in modo da migliorarlo a favore di un servizio migliore e uno sgravio di carico di lavoro per gli operatori».













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