Mori, marcia indietro sull’addetto stampa
Il Comune retrocede di una posizione il vincitore della graduatoria Stefano Elena promuovendo e confermando il giornalista uscente, che si era piazzato secondo
MORI . Colpo di scena nel processo di selezione del nuovo addetto stampa per il Comune di Mori, un incarico da diecimila euro lordi più Iva con durata teorica fino a fine 2019 (bisognerà capire se ci saranno proroghe, visto il protrarsi della gara e considerando che l’incarico sarebbe dovuto partire già nel 2017). Passati ormai quattro mesi dall’approvazione della graduatoria che aveva decretato vincitore un nuovo giornalista (Stefano Elena, classe 1965), ora – dopo una serie di approfondimenti e verifiche – dall’amministrazione hanno deciso di fare marcia indietro, facendo retrocedere di una posizione il precedente primo classificato e promuovendo al primo posto colui che prima era stato indicato come secondo, ossia l’addetto stampa e direttore di Mori Informa Mori uscente (Luca Nave, classe 1976). La procedura di selezione, più aperta rispetto a quella per l’affido sperimentale precedente (che aveva avuto solo tre candidati, tutti già nell'orbita del giornalino comunale), era incentrata in massima parte sull'esperienza e l'anzianità nella mansione (senza valutazioni di merito), aveva visto la commissione giudicatrice “incoronare” Elena sulla base di calcoli strettamente contabili (per titoli di studio, mesi di esperienza di addetto stampa, di controllo di portali web e di collaborazione con testate giornalistiche, anzianità di iscrizione all'albo), con 157 punti contro i 155 punti di Nave, i 145 di Michele Comper (classe 1967) e Danilo Fenner (1962) e via via, più staccati, gli altri sei candidati, Paolo Trentini (126 punti), Lorena Iob (109), Alberto Tomasi (101), Franco Delli Guanti (95), Laura Fedel (74) e Giuseppe Buttiglione (17,67). La giunta Barozzi aveva approvato la graduatoria definitiva. E poi? «In sede di riscontro della documentazione presentata dal candidato vincitore – si legge nella nuova delibera sul tema – sono sorte difficoltà interpretative rispetto a quanto richiesto dall’avviso pubblico con cui è stata indetta la procedura sotto la categoria “altri titoli universitari (master, specializzazioni, dottorati attinenti alla professione)”». Sono stati richiesti nuovi elementi e precisazioni alla Provincia e all’università di Trento, dopodiché in una relazione riservata il presidente della commissione ha informato delle problematiche riscontrate e la conseguenza è stata che si è arrivati alla produzione e all’approvazione di una nuova graduatoria finale in cui Elena risulta avere quattro punti in meno, finendo così dietro a Nave.
In tutto questo, il Comune – che aveva ritenuto «indispensabile continuare ad avvalersi di una specifica figura professionale cui affidare il compito di curare i collegamenti con gli organi di informazione» – è senza addetto stampa già da un anno: la mansione era stata sperimentata per la prima volta nel periodo tra febbraio 2016 e febbraio 2017. (m.cass.)
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