La simbologia nuragica nella mostra di Serra
ROVERETO . Chiusa la mostra a Pergine, in una splendida villa del 1550 (a Madrano), l’artista Antonello Serra apre domenica 14 una personale a Castel Pietra di Calliano. Si tratta di “Arria” che il...
ROVERETO . Chiusa la mostra a Pergine, in una splendida villa del 1550 (a Madrano), l’artista Antonello Serra apre domenica 14 una personale a Castel Pietra di Calliano. Si tratta di “Arria” che il pittore sardo (vive a lavora in Trentino da oltre 20 anni) doveva allestire in giugno a Castel Drena, poi annullata per il crollo del muro del castello. “Arria” è il nome (in dialetto sardo campidanese) che viene dato all’anello applicato al naso del toro. Un vocabolo che solo gli anziani conoscono ancora. Con questa mostra Serra si collega a temi come il dio Toro e le corna taurine simboli legati alla storia nuragica sarda. In questa mostra si potranno ammirare grandi tele dipinte negli ultimi tre anni, totem, scudi nuragici e i telari, così battezzati da Maurizio Scudiero che da anni segue e cura l’artista. Una mostra di grande impatto accompagnata dal video in 3D realizzato dall’artista Stefano Benedetti; nel video l’arte di Serra si mimetizza con le mura del castello, uno spettacolo unico che al tramonto verrà proiettato sulla grande facciata della rocca. Antonello Serra ha voluto che ad accompagnarlo in questa sua personale, ci fossero trenta maestri di alta qualità artistica, trenta come i suoi anni di attività, dando vita ad una mostra collettiva dal titolo “Una traccia per Arria”. Durante il periodo espositivo, dal 14 ottobre al 30 novembre, il Castello sarà animato da altri eventi legati al progetto “ARRIA”, la presentazione del libro “Una strada in salita” di Gentile Polo, un convegno sul Castel Pietra di Roberto Codroico e una performance poetico-musicale di Walter Vettori. La mostra sarà visitabile prenotando sul sito http://www.castelpietra.info/. (r.g.)