Festa all’Hospice di Mori per i 5 anni con i volontari
Dalle 15 nel parco della struttura teatro, musica dal vivo ed evoluzioni ginniche Luisella Manica (Vivere in Hospice): ecco come formiamo gli aspiranti operatori
MORI . Oggi nel parco della struttura di via del Garda 62 a Mori è in programma l’ormai tradizionale festa di inizio estate dell’associazione “Vivere in hospice onlus”. Al di là dell’appuntamento in sé, sarà un momento per celebrare il primo lustro di vita di un gruppo che, negli anni, ha ampliato il proprio collettivo e le proprie attività. Si inizia alle 15 negli spazi e sul prato dell’apsp Benedetti e dell’hospice Amedeo Bettini. Suoneranno dal vivo “I Risentiti 2.0” e seguirà lo spettacolo di evoluzioni ginniche targato “Elementi aerei”. Toccherà poi alla merenda a buffet, con la chiusura della festa che è prevista alle 18.
L’hospice di Mori – struttura sanitaria residenziale per malati terminali nella quale il paziente viene accompagnato durante le ultime fasi della propria vita con un sostegno sanitario, psicologico e spirituale – ha iniziato la propria attività nel 2012 e fin da subito, oltre all’equipe medica e infermieristica, presso la struttura hanno impiegato le proprie energie anche molti volontari. L’associazione Vivere in hospice è nata poco dopo, nel 2013 e, da allora, lavora in loco, propone feste e manifestazioni sportive non competitive, organizza serate di sensibilizzazione e corsi di formazione per nuovi volontari. Sì, perché per essere volontari di questa onlus oltre a una buona disposizione d’animo servono alcune conoscenze. «Ogni volta che organizziamo un corso – spiega Luisella Manica, presidente di Vivere in hospice – accogliamo gli aspiranti volontari e solo dopo il termine delle lezioni e la valutazione della psicologa si decide se la persona può diventare un volontario “del fare” o “dello stare”». La distinzione è significativa: c’è chi è portato per le attività organizzative e di animazione e chi invece ha le caratteristiche giuste per accompagnare e ascoltare gli ospiti, condividendo esperienze con loro. L’ultima novità, tra i servizi curati dall’associazione, è quella dei volontari a domicilio, che si occupano di ascolto o di recupero delle capacità di dialogo, accompagnamento in eventuali spostamenti e assistenza morale, il tutto anche per sostenere i familiari impegnati nella gestione del proprio caro e della loro quotidianità. Attualmente l’associazione conta 150 soci e una quarantina di volontari, che nel 2017 hanno dedicato alla causa un totale di 3.750 ore.
Oggi, dunque, con ingresso libero per tutta la cittadinanza, porte aperte e una nuova occasione per conoscere i volontari, la struttura e i suoi servizi, il tipo di attività, nonché magari, se interessati, per farsi ragguagliare sulle date dei prossimi corsi di formazione. Per informazioni è possibile consultare la pagina Facebook “Vivere in hospice onlus” oppure il sito vivereinhospice.it.
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