Dieci anni dopo a Folgaria torna la Brava Part
Folgaria. Manca dal 2008 la vecchia strega che chiudeva la stagione estiva di Folgaria. Ma il suo ritorno promette di essere con il botto. Lungo la strada che da Costa porta a Folgaria e per due...
Folgaria. Manca dal 2008 la vecchia strega che chiudeva la stagione estiva di Folgaria. Ma il suo ritorno promette di essere con il botto. Lungo la strada che da Costa porta a Folgaria e per due volte nelle vie del centro paese sfileranno in quasi 700, alcuni su carri, altri a piedi, tutti indossando costumi e recando attrezzi, con lo scopo di recuperare storia, usi e costumi, arti e mestieri di questa comunità. Mai così imponente garantiscono Michael Rech e Daniela Vecchiato. Una ventina di anni orsono fu una felice intuizione quella di recuperare la antica fiaba della Brava Part per chiudere l'estate folgaretana. La vecchia strega con il naso bitorzoluto abitava negli angusti anfratti della valle del Rio Cavallo. I genitori erano usi sventolarla quando i bambini facevano i capricci o si dimostravano riottosi a finire i compiti di scuola. Bastava nominarla ed ognuno rientrava nei ranghi. La sua riesumazione prevede il coinvolgimento anche del Comune di Lavarone che parteciperà con il coro e ben due carri, nel faticoso tragitto unitario che, con pazienza, si sta tentando di realizzare fra la due comunità. Per questa edizione, argomenta Daniela Vecchaito, i grandi protagonisti saranno i bambini, coinvolti con la preziosa collaborazione di Paola Pedergna che, in accordo con il Dirigente scolastico, è riuscita a far rientrare una ricerca che l'anno prossimo sarà presentata nella successiva edizione della Brava Part. "L'attaccamento corale alle tradizioni dell'altopiano è dimostrata dalla risposta immediata di tutte le associazioni culturali, ricreative e professionali assieme a tutte le frazioni. Ma la Brava Part si internazionalizza accogliendo anche rappresentanze austriache, ovviamente con Alto Adige e tutto il Trentino." Michael Rech si dichiara particolarmente orgoglioso per aver disseppellito la vecchia strega dopo oltre 10 anni perché si sta rivelando un momento di particolare attivazione di tutta la comunità. "Si capisce che la popolazione si sente coinvolta e partecipe di una medesima identità e volentieri partecipa a rinverdirla per consegnarla ai cittadini del futuro" argomenta Rech. Un'operazione che aiuta a stare assieme proficuamente. Il lavoro per questa edizione è partito da lontano e la promozione è stata capillare sul territorio e nel Trentino, nessuno può ignorarla. Il sindaco spiega perché si è scelto l'ultimo fine settimana di settembre anzichè la quarta domenica di agosto: "Abbiamo voluto farla diventare una festa della comunità. A fine agosto si è ancora tutti immersi nella stagione turistica e sarebbe stato facile organizzare un'ampia partecipazione. Invece abbiamo preferito organizzare un grande evento per noi, per riflettere sul nostro passato e proporlo ai giovani affinché possano progettare il loro futuro". La manifestazione inizierà sabato alle 10 avrà il culmine domenica con la grande parata alle 10 e 30. F.M.