Dal campo da hockey al nido  è lotta alla processionaria 

Interventi programmati. Gli operai del Comune in azione sui casi individuati. Tagliati e bruciati i rami infestati. Esemplari di pino nero da eliminare, altri alberi saranno trattati con iniezioni


MATTEO CASSOL


Mori. Anche a Mori, dopo il manifestarsi del problema, è partita la lotta alla processionaria. A intervenire, gli operai del cantiere comunale. «Abbiamo individuato – spiegano dal servizio tecnico del Comune – una decina di casi tra campo da hockey e aziende agrarie. E un paio all’asilo nido. Qualche focolaio è al parco di Loppio e qualcuno al parco San Biagio. Solo su quest’ultimo per ora non possiamo intervenire con mezzi nostri». Per gli altri nidi, invece, la situazione è già stata risolta: «Si tratta di raggiungere il punto con l’autoscala e agire con uno “svettatoio”. Il ramo viene reciso e il tutto viene poi bruciato. Ovviamente gli operai lavorano protetti». La processionaria nidifica soprattutto su pino nero e cedro e, secondo l’amministrazione municipale, non sembrano esserci altri focolai nei parchi pubblici delle frazioni: «Non è da escludere che ce ne siano nelle zone boscate, ma la priorità è ovviamente quella di intervenire nelle aree urbane come le scuole o gli spazi di gioco. Il monitoraggio delle aree più sensibili continuerà anche nelle prossime settimane».

Alberi da rimuovere

Fin qui l’intervento immediato per garantire la salute pubblica, ma sono già allo studio contromisure più radicali. Le ipotesi, condivise con il sindaco Barozzi e l’assessore all’ecologia Caliari, sono principalmente due: «Gli esemplari di pino nero presenti per esempio al campo da hockey potrebbero essere rimossi per fare spazio a nuove piantumazioni autoctone e meglio inserite fornite gratis dal servizio foreste della Provincia. Lì poi gli aghi cadono sul terreno di gioco intasando i pozzetti di raccolta delle acque. Inoltre il pino nero non è adatto né al fondovalle né a parchi o filari stradali». Diverso il caso di piante più pregiate, come i maestosi cedri che si trovano a Tierno, all’asilo nido, in via Scuole e lungo via Marconi: per quelli si potrà attivare un trattamento endoterapico, con iniezioni, inserendo, tra settembre e ottobre, un fitofarmaco capace di produrre effetti per tre o quattro anni. La lotta alla processionaria è obbligatoria anche per i privati.













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