Cantina di Mori affidata a Bertuol 

La giunta provinciale ha nominato il noto penalista trentino commissario della “Colli Zugna”


di Matteo Cassol


MORI. È stato nominato il commissario della Cantina sociale Mori Colli Zugna: si tratta dell’avvocato Roberto Bertuol, che subentra in sostituzione del Consiglio di amministrazione dimissionario dopo le vicende che hanno portato all’intervento nella sede della cooperativa di località Formigher dei Nas e dell’Ispettorato centrale repressione frodi, con il contestuale sequestro del vino sfuso, sottoposto ad analisi per verificare eventuali adulteramenti nel prodotto. Lo ha deciso ieri mattina la Giunta provinciale, su proposta dell’assessore alla cooperazione Tiziano Mellarini. Contestualmente è stato confermato il collegio sindacale perché possa aiutare il commissario nello svolgimento delle sue funzioni. La gestione attraverso il commissario durerà fino al 31 dicembre 2018 e potrà essere prorogata (ma, nella migliore delle ipotesi, potrebbe anche durare meno, se le grane con la magistratura nel frattempo verranno risolte). Bertuol svolgerà gli atti di gestione ordinaria e straordinaria che erano in capo all’organo dimissionario, presieduto da Paolo Saiani. Per gli atti di gestione straordinaria il commissario dovrà acquisire l’autorizzazione preventiva dell’autorità di vigilanza provinciale, alla quale dovrà anche periodicamente relazionare sull’andamento delle attività e su eventuali problemi riscontrati.

Bertuol è una persona esterna al mondo del cooperativismo e del settore vitivinicolo lagarino: si occupa di vari ambiti del diritto penale, con prevalenza nel settore del diritto penale d’impresa, con particolare riguardo alla sicurezza sul lavoro, al diritto penale dell’ambiente e alla responsabilità amministrativa degli enti, nonché alla privacy. Nel quadriennio 2006-2009 è stato presidente del Consiglio dell’ordine gli avvocati di Trento, dopo esserne stato consigliere segretario dal 1997 al 2005; dal 2008 al 2010, poi, è stato vicepresidente dell’Unione triveneta dei Consigli dell’ordine e dal 2012 è direttore della scuola forense dell’ordine degli avvocati di Trento. Nell’ambiente giuridico è conosciuto come professionista di grandissimo rigore e serietà. Sentito ieri ha dato una risposta in linea con la sua immagine: «Sono stato incaricato questa mattina, non so ancora nulla. Adesso comincerò a occuparmene: sarebbe presto per dire qualsiasi cosa».

La richiesta di commissariamento era stata formulata dalla Federazione trentina della cooperazione, che si era attivata dopo i più plateali sviluppi del licenziamento del direttore della Cantina Luciano Tranquillini (oltre che dell’enologo Enrico Malfatti) che aveva fatto seguito alla scoperta di due migliaia di ettolitri di acqua stoccati al posto del vino. Il Cda aveva inoltre contestato la compravendita di vino a prezzi ritenuti anomali con una cantina del Veronese. Membri del Cda – tra cui il presidente uscente Saiani (in scadenza) e il vicepresidente Francesco Moscatelli (che si era candidato come successore ma per poi ritirarsi assieme allo sfidante Valter Gazzini per lasciare spazio al commissario) – sono finiti però a propria volta indagati assieme agli stessi Tranquillini e Malfatti.

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