All’organo di Brentonico per ricordare Gustavo Tait 

Un concerto speciale dedicato al professore che amava molto quello strumento Contribuì al restauro e alla ricerca storica e spesso si dilettava a suonarlo per ore


di Matteo Cassol


BRENTONICO. Sabato alle 21 la chiesa dei santi Pietro e Paolo a Brentonico ospiterà un concerto d’organo in memoria del professor Gustavo Tait, recentemente scomparso. Alla consolle del seicentesco strumento appena restaurato siederanno, alternandosi, ben sei organisti trentini: Tarcisio Battisti, Leonardo Carrieri, Adriano Dallapé, Paolo Delama, Guido Pellizzari e Stefano Rattini. Le musiche scelte per il particolare evento toccheranno autori antichi e contemporanei: Kurt Estermann, Johann Jakob Froberger, Franz Josef Haydn, Bernardo Pasquini, Alessandro Scarlatti e Bernardo Storace. Verrà anche ricordato e tratteggiato il profilo umano, musicale e professionale del professor Tait con interventi di famigliari, dell’assessore comunale alla cultura Quinto Canali e di Mario Cossali.

La scomparsa di Gustavo Tait è stata molto sentita a Brentonico. Il professore nacque in località “Fontana” nel 1925 e sul territorio brentegano visse fino all’adolescenza, ci si rifugiò con la famiglia durante la seconda guerra mondiale e ci ritornò poi spesso, per diletto o per vacanza, con la moglie e i figli. Grande appassionato di tennis, ebbe però modo di praticare a Brentonico la grande passione della sua vita, la musica sacra organistica, suonando, a volte per intere ore consecutive, l’organo “Giovanni Bertè” della chiesa arcipretale. Contribuì concretamente al restauro dello strumento operato nel 1974 dalla “Antica ditta organara Piccinelli” di Ponteranica e per il recente restauro “Fratti” (2017-2018) fornì preziosi documenti e testimonianze. Brentonico ricorda il professor Tait anche per le sue numerose ricerche e divulgazioni su storia, personaggi, cronaca e costumi locali, ricerche in buona parte pubblicate dalla rivista “I Quattro Vicariati e le zone limitrofe” e sul “Bollettino parrocchiale” di Brentonico. Lo ricordano anche i suoi studenti brentegani, che ebbero modo di apprezzarne le qualità umane e pedagogiche. Brentonico è ora anche l’ultima dimora del professor Tait, che ha così scelto di stare vicino all’antico organo, considerato quasi come il terzo figlio. L’iniziativa è stata voluta e è organizzata assieme da associazione organistica trentina “Renato Lunelli”, Comune di Brentonico (assessorato alla cultura) e parrocchia brentegana.













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