È arrivata la nuova responsabile Mori può riaprire la biblioteca
In servizio da ieri Lorna Somadossi. Anni di esperienza nel ramo, da Mori a San Michele Dalla prossima settimana si torna agli orari consueti dopo le difficoltà di agosto e settembre
Mori. Da ieri è in servizio la nuova bibliotecaria di Mori, Lorna Somadossi. Si va dunque stabilizzando la situazione derivata dal pensionamento di Edoardo Tomasi, che aveva portato alla chiusura della biblioteca per tutto agosto e all’apertura a mezzo servizio (senza possibilità di prendere i libri in prestito) da inizio settembre a ieri. Per qualche tempo Somadossi opererà comunque a scavalco con il Comune di provenienza, San Michele all’Adige.
«Si è concluso il lungo iter – commenta l’assessore alla cultura Filippo Mura – che ha visto la sostituzione di Edoardo Tomasi. Lorna Somadossi è una bibliotecaria con anni di esperienza che arriva a Mori dal Comune di San Michele tramite un bando di mobilità. Proprio per questo per alcuni mesi dovrà svolgere ancora qualche giornata di lavoro a settimana a San Michele. Questo però non condizionerà l’orario di apertura della biblioteca, che dalla prossima settimana tornerà a essere quello consueto, ossia dalle 14.30 alle 18.30, lunedì e mercoledì anche dalle 10 alle 12, giovedì anche dalle 20 alle 22. Questo grazie anche all’impegno delle risorse umane del “progettone”. Da oggi (ieri per chi legge, ndr.) la biblioteca riparte con tutti i servizi, anche quello di prestito». Ora partirà una seconda fase: «Una fase di studio per evidenziare i possibili sviluppi e le possibili migliorie per la nostra biblioteca, sulla base delle risorse stanziate a luglio con la variazione di bilancio. Ci saranno molti passaggi delicati, tecnici e di settore, così come di analisi e di raccordo con altre realtà che si occupano dell’ambito culturale e formativo, in modo particolare l’istituto scolastico, e più in generale un confronto con tutta la popolazione attraverso anche dei percorsi partecipati capaci di portarci a ridefinire la biblioteca comunale, non per cancellare quanto di buono è stato fatto in passato, ma per cercare di implementare il servizio e trasformare la biblioteca, perché diventi una palestra e una piazza culturale dove si possano intessere rapporti culturali e sociali e relazioni ben più ampie rispetto a quelle dei servizi base. L’obiettivo – conclude l’assessore – è arrivare a concretizzare a inizio 2020».