IL DELITTO

Uccisa da un suo collaboratore: arrestato l’omicida di Agitu Gudeta

Si tratta di un pastore ghanese di 32 anni che lavorava per la donna. All’origine del gesto questioni economiche. L'uomo, reo confesso, ha anche tentato la violenza sessuale

LE IMMAGINI: A Frassilongo i carabinieri e la scientifica. Portato in caserma un uomo

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TRENTO. Uccisa da una persona che conosceva bene, un uomo a cui aveva dato un lavoro. Sarebbe un suo collaboratore l’omicida di Agitu Gudeta, la rifugiata etiope di 42 anni diventata simbolo di integrazione per il successo della sua azienda agricola 'bio' la 'Capra Felice' - undici ettari e ottanta capre autoctone nella Valle dei Mocheni.

L’uomo, Suleiman Adams, un ghanese di 32 anni, è stato arrestato dai carabinieri della Compagnia di Borgo Valsugana, dopo avere reso un'ampia confessione prima spontaneamente e a poi in sede di interrogatorio in presenza del difensore. Nell’azienda di Agitu Gudeta era incaricato di pascolare le capre. All'origine del gesto ci sarebbero questioni economiche, sembra legate a uno stipendio che l’uomo avrebbe rivendicato come non pagato.

Agitu Gudeta è stata anche oggetto di un tentativo di violenza sessuale mentre era a terra agonizzante. È uno dei particolari agghiaccianti emersi dall'interrogatorio dell'uomo.

"Omicidio di Agitu, c'è stato un tentativo di violenza. Dopo il delitto l'assassino si è nascosto nella stalla"

Parla il capitano Alfredo Carugno, comandante dei carabinieri di Borgo Valsugana: "La vittima presentava traumi alla testa. L'arma del delitto trovata all'interno dell'abitazione". Gli animali dell'azienda saranno oggetto di cura da parte della comunità locale (video di Daniele Panato). LEGGI L'ARTICOLO

La donna era stata colpita da un martello. A trovarla già morta, in camera da letto, sono stati i vicini di casa, allertati da un conoscente della vittima preoccupato perché la donna non era andata a un appuntamento. I carabinieri erano accorsi sul posto assieme al magistrato.

Come ricorda anche l'amico pastore che abbiamo intervistato, Agitu Gudeta, nata ad Addis Abeba nel 1978, aveva studiato sociologia all'Università di Trento e poi era tornata nel suo Paese. Nel 2010, a causa della situazione di conflitto interna, aveva fatto ritorno in Italia e nella Valle dei Mocheni aveva dato vita alla sua azienda della quale si erano occupate anche trasmissioni televisive e riviste come Vanity Fair.

Agitu, la commozione dell'amico pastore: "Donna colta, appassionata del suo lavoro e attenta agli altri"

L'uomo, che ha preferito restare anonimo, ha descritto in maniera toccante il carattere dell'imprenditrice uccisa a Frassilongo: "Aveva una parola buona per tutti" (video di Daniele Panato)

A Trento e poi a Bolzano aveva aperto due punti vendita di formaggi e prodotti cosmetici a base di latte di capra. Sul suo profilo Fb aveva appena scritto "Buon Natale a te che vieni dal sud, buon natale a te che vieni dal nord, buon natale a te che vieni dal mare, buon natale per una nuova visione e consapevolezza nei nostri cuori".

Grande il cordoglio e l'impressione suscitati in tutta Italia. In Val dei Mocheni c'è sconcerto e tristezza, come racconta il sindaco di Frassilongo Luca Puecher: "Ci lascia una grande amica, una persona che dava tutto per il volontariato e per la valle".

Il dolore del sindaco Puecher: "Agitu mi aspettava a Capodanno. Dovrò farle gli auguri da un'altra parte"

Per il sindaco di Frassilongo la scomparsa dell'imprenditrice è "una grossa perdita": "Ci lascia una grande amica, una persona che dava tutto per il volontariato e per la valle" (video di Daniele Panato)

 













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