il caso

Troppo pochi 35 grammi di marijuana e qualche fungo allucinogeno: assolto trentino accusato di spaccio dall'ex fidanzata

La Corte d'appello rivede sentenza di primo grado: non c'è reato



TRENTO. È stato assolto dalla Corte di appello di Trento un quarantenne trentino accusato di produzione, detenzione e commercio di stupefacenti, su segnalazione dell'ex fidanzata. L'uomo, condannato in primo grado a quattro mesi di detenzione e 3.000 euro di multa, era stato trovato in possesso di alcuni barattoli di marijuana essiccata, coltivata in proprio. I giudici di secondo grado hanno ritenuto che non vi fosse il reato di produzione per spaccio, ma unicamente l'illecito amministrativo di detenzione di droga a uso personale. Lo riporta la stampa locale.

La vicenda risale a tre anni fa, quando l'uomo venne raggiunto dai carabinieri che gli chiesero conto di una coltivazione di cannabis in casa. I militari erano stati avvisati dall'ex fidanzata dopo un litigio con l'uomo. Il quarantenne, come emerso dal processo, si dimostrò collaborativo, mostrando ai carabinieri i vasetti contenenti 35 grammi di marijuana, una piccola quantità di funghi allucinogeni e 0,5 grammi di hashish.

Considerato il quantitativo e la mancanza di prove di reato di spaccio, l'uomo è stato assolto.













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