Troppi rifiuti da smaltire fuori Trentino, la giunta provinciale aumenta la tariffa
Nel 2022 crescerà del 5%. Tonina: “Continueremo a mandarne fuori provincia. Dobbiamo trovare soluzioni per essere autosufficienti”. Inceneritore? Via a un processo partecipato
TRENTO. Nel 2022 la tariffa rifiuti in Trentino aumenterà mediamente del 5%. Lo ha deciso oggi (30 dicembre) la Giunta provinciale di Trento.
Un aumento, ha detto l'assessore all'ambiente Mario Tonina, che "varierà da territorio a territorio" e sarà influenzato dalla "qualità della differenziata".
Al momento la percentuale complessiva di raccolta differenziata in Trentino è al 77% ma ci sono "alcuni territori in cui siamo al 60%, quindi quelli che non hanno lavorato in una certa direzione saranno penalizzati", ha aggiunto il vicepresidente. "Abbiamo dovuto adeguare la tariffa rifiuti che era ferma al 2017, portata a 225 euro a tonnellata da 170 euro", ha detto Tonina, che ha ricordato la situazione attuale: è stato fatto un accordo per riaprire in deroga le discariche di Imer e Monclassico, che però non saranno sufficienti a garantire lo smaltimento delle 75.000 tonnellate di rifiuti previste.
Ischia Podetti, una volta ultimati i lavori al catino nord, potrà accogliere ancora al massimo 230-250.000 tonnellate. Per il 2022, quindi, il Trentino continuerà a smaltire prevalentemente oltre confine: una parte a Bolzano e altre 30.000 tonnellate "che con dei bandi dovremmo mandare fuori provincia per 180 euro a tonnellata più 20 euro di trasporto. Quindi siamo stati obbligati a rivedere le tariffe che sono a carico dei cittadini".
Altra novità è l'approvazione - preliminare - del quinto aggiornamento del Piano della gestione rifiuti. "Non possiamo, come successo finora, delegare agli altri la gestione del rifiuto, dobbiamo adottare strategie e prospettare soluzioni", ha detto ancora Tonina, che ha annunciato un processo "condiviso" per perseguire "l'autosufficienza territoriale". Il Piano - ha aggiunto Tonina - "contiene possibili soluzioni tecnologiche", ma sarà sottoposto ad una Via strategica.
Sullo sfondo l'ombra ingombrante di un termovalorizzatore. Ma Tonina ha frenato: "Non è scritto che tra un anno sarà realizzato un impianto, ma ci sono un ventaglio di possibili soluzioni che ci prendiamo il tempo di condividere con i territori, gli ammnistratori ed il Consiglio delle autonomie. Non è una soluzione che può essere presa solo da questa giunta, ci vuole responsabilità a 360 gradi".