VOLLEY Itas da leggenda: è bis in Champions
Stende in 70 minuti la Dinamo Mosca ed è di nuovo Champions. Terzo trofeo della stagione dopo Coppa Italia e Mondiale per club. E adesso assalto allo scudetto contro Cuneo. Il presidente Mosna «vede» il grande-slam: «Ora a Bologna per il tricolore». La squadra in Polonia ha liquidato in un’ora i sovietici della Dinamo Mosca con un nitido tre a zero
LODZ. Trento resta regina d’Europa e lo fa in un battibaleno: 71 minuti. La Champions League di pallavolo per il secondo anno consecutivo è finita nelle mani della Betclic, che nella finalissima di Lodz non ha regalato nemmeno un set alla Dinamo. E’ finita 3-0 a favore del sestetto di Stoychev: Trentino si è aggiudicata il prestigioso trofeo non solo grazie alla maggior qualità di gioco in cui tutti i fondamentali hanno funzionato alla perfezione, ma anche per la determinazione e grinta mostrata dal primo all’ultimo punto. I russi sono rimasti di sale e non sono mai sembrati in grado di trovare il bandolo della matassa. Per dirla tutta, sono sembrati più imbolsiti di una buona squadra di A1: «Non è così. La Dinamo è una signora squadra. Lo testimonia il fatto che sia arrivata sino a questa finale di Champions. Oltre al suo palmares. E’ vero invece - spiega il presidentissimo Diego Mosna - che noi abbiamo giocato la gara perfetta, ingabbiandoli sul piano tecnico. Una tattica che ci ha permesso di riconquistare, con pieno merito, il trofeo continentale. Questa è la terza coppa che conquistiamo, sulle 4 in palio. L’ultima, quella legata alla vittoria del campionato, proveremo a portarla a casa già domenica prossima, con il V-Day di Bologna. L’unica incognita è legata ad una finale secca, una sola partita. Una situazione inedita che cominceremo a preparare sin da domani». La Dimano
nella propria bacheca può contare su 5 campionati sovietici, 3 coppe dell’URSS, 2 campionati russi (l’ultimo vinto nel 2008), due coppe di Russia e una coppa delle Coppe, ottenuta nel 1985.
Dalla Dinamo Mosca la Trentino Volley nell’estate 2007 prelevò l’allora secondo allenatore Stoytchev, lo scoutman Busato e lo schiacciatore Kaziyski. Tutti ex.
Grande la gioia dei tifosi. Dei 60 che sono tornati in Polonia a distanza di tre settimane e dei 2000 che hanno affollato il PalaTrento per soffrire (poco, per verità) con tanto di striscioni e tamburi, come se invece che uno schermo, maxi, ci fossero i 12 in campo.
La Trentino volley è stata capace già nel primo set di trovare la concentrazione necessaria per scrollarsi con servizio ed attacco di grande livello l’avversario russo. Il 25-12 in avvio è stato quindi solo un antipasto del trionfo di un match che nei successivi parziali ha visto la Dinamo leggermente più in partita ma mai in grado arrestare con il muro o il servizio il perfetto sistema di gioco trentino. Una macchina da punti che ha avuto in Zygadlo, miglior palleggiatore della manifestazione, un regista preciso e lucido, proprio nella sua nazione: «Ho sofferto e lavorato tanto. Ora raccolgo, e qui davanti alla mia gente, quello che ho seminato» spiegava, quasi commosso, Lukas con un ciuffo più “sparato” del solito.
Gli altri al top: Kaziyski (10 punti, 2 ace e il 67% in attacco) e Vissotto (15 punti) e Osmany Juantorena miglior giocatore del torneo.
Il cubano ha chiuso con il premio come miglior giocatore della Final Four; a testimoniarlo i 12 punti ottenuti nella finale, ma anche i due ace e i numerosi filotti al servizio che hanno deciso primo e secondo set.
«E’ una vittoria a cui ancora adesso stento a credere per la maniera netta, perentoria con cui è arrivata - ha detto a fine gara Radostin Stoytchev - un successo straordinario costruito con il lavoro in palestra quotidiano e con l’abnegazione di una grandissima squadra, sempre attenta, sempre determinata in ogni momento della stagione. Prima della gara avevo chiesto ai ragazzi di non pensare a nulla, solo a giocare e divertirsi perché solo in questo modo avremmo potuto trovare la chiave per battere la Dinamo e non pensare alla stanchezza. Ci siamo riusciti in maniera esemplare; questa sera festeggiamo ma già da domani iniziamo a pensare alla finale scudetto con Cuneo».
La politica si fa sentire. La Provincia in questa squadra ci crede, e non solo a chiacchiere, ma con un contributo che sfiora il milione di euro all’anno. Il presidente Dellai si congratula per un «un trionfo dopo l’altro, a livello europeo, non può essere casuale» e patron Mosna sa che il mix vincente è appunto questo. Una signora società, la sua, un pubblico senza eguali per il volley ed un ente pubblico con vocazione mecenatesca. “Squadra” che vince non si cambia.