Violenze, 139 donne seguite dai servizi
Nel 2013 sono state 613 le denunce: nella metà dei casi nei confronti di mariti, conviventi, ex partner, altri familiari
TRENTO. Sono 139, di cui 118 con figli, le donne attualmente seguite dai servizi sociali per maltrattamenti in famiglia. Dall’inizio del 2014 a metà maggio 2015 sono stati 45 gli utenti seguiti per maltrattamenti e violenze sessuali dai consultori dei centri maggiori (Trento, Rovereto, Riva, Pergine, Borgo, Cavalese, Fiera di Primiero), la maggior parte nelle fasce tra i 26 e i 35 anni e tra i 36 e i 50. E su 613 denunce per violenza contro le donne nel 2013, la metà (302) vede come presunto autore un uomo di famiglia, un marito, un convivente, un ex compagno, o comunque un altro familiare.
È il quadro che emerge dai dati forniti dall’assessora alle politiche sociali Donata Borgonovo Re in risposta a un’interrogazione del consigliere di Forza Italia Giacomo Bezzi.
Il consigliere chiedeva innanzitutto se la giunta intendesse avviare un’indagine sulla tragedia di Zivignago di Pergine - dove lo scorso marzo Carmela Morlino, 36 anni, fu uccisa a coltellate dal marito Marco Quarta davanti ai loro due bambini - per capire quali delle misure o protocolli indicati dalle linee guida della Provincia per il contrasto alla violenza sulle donne non sono stati applicati o sono stati applicati in modo erroneo o insufficiente. Nella risposta l’assessora spiega che, per quanto riguarda il caso di Zivignago, «dagli approfondimenti effettuati non emergono, da parte dei Servizi sociali territoriali e dell’Azienda sanitaria, profili di inadempienza».
Bezzi chiedeva poi di sapere quante sono le donne attualmente seguite dai servizi sociali. Borgonovo Re fornisce un quadro dettagliato: in tutto sono 139, il numero maggiore (25) nella Comunità Alto Garda e Ledro, seguita dall’Alta Valsugana (21), Comune di Trento (17) e Rotaliana (15). I numeri più bassi in Primiero (0), valle di Cembra, valle dei Laghi, Altipiani Cimbri e Comun General de Fascia con 2 casi a testa. Quanto alla durata della presa in carico, nella maggior parte dei casi (30) si va oltre i 3 anni, in 22 casi il tutto si risolve in meno di tre mesi.
Quanto alle denunce presentate alle forze dell’ordine, gli ultimi dati disponibili riguardano il 2013 (quelli del 2014 sono in fase di raccolta da parte dell’Osservatorio provinciale) e confermano che gli uomini autori di violenze sono nella gran parte dei casi persone di famiglia: 613 le denunce, di queste 302 nei confronti di mariti, conviventi, ex partner (105 a Trento, 65 a Riva, 44 a Rovereto e Borgo, 26 a Cles, 16 a Cavalese).
Borgonovo Re spiega poi che è attivo un percorso antiviolenza per uomini, «CambiaMenti», partito in via sperimentale nel 2013 e da quest’anno a regime, al quale gli uomini possono aderire anche volontariamente indipendentemente da accuse a loro carico: si tratta di percorsi di gruppo (da 10-12 partecipanti) condotti da due professionisti (un uomo e una donna) per uomini autori di violenza fisica, psicologica, economica, sessuale o di stalking.
(ch.be.)
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