Val di Fiemme, skibus con il ticket

Sarà pagato dagli albergatori e dagli affittacamere, per offrire biglietti agevolati


di Monica Gabrielli


VAL DI FIEMME. Lo skibus, con la stagione invernale 2013-2014, diventa a pagamento: ma se in Fassa lo sarà- seppur con tariffe agevolate- per tutti, ospiti e residenti, in Fiemme il biglietto dei turisti sarà pagato dagli albergatori e dai proprietari di seconde case, lasciando ai valligiani la possibilità di acquistare un abbonamento stagionale a prezzo ridotto.

In entrambe le valli la decisione era nell’aria già da un po’ di anni: il costo del servizio, apprezzato ed utilizzato dai turisti, è sempre più elevato e per mantenere costante lo standard di qualità e il numero delle corse, le valli hanno deciso di fare il grande passo: basta alla gratuità, si passa all’obbligo del biglietto. Qualche mugugno sarà inevitabile visto che il servizio gratis era dato per scontato da turisti e residenti, ma sia in Fiemme che in Fassa sono ottimisti e sono certi che gli utenti capiranno.

La prima a prendere la decisione, a settembre, è stata la valle di Fassa. Da quest’anno, in accordo con il Comun General de Fascia e il comune di Moena capofila del “Progetto di Mobilità Invernale Skibus”, a coordinare la nuova organizzazione dei trasporti dedicata principalmente agli sciatori è l’Apt. Quest’ultima ha elaborato un piano che prevede la possibilità di acquistare per i turisti un biglietto a prezzo agevolato se ospitati da un datore d’alloggio socio Apt. Per gli altri, il biglietto avrà un costo leggermente più alto. Si parla di 3 euro (5 a prezzo intero) per una tessera valida due giorni, 6 euro (10 prezzo intero) per il settimanale, 20 euro (40 il prezzo intero) per lo stagionale.

Per andare incontro ai residenti e ai dipendenti della valle, sarà applicata anche a loro la tariffa di 20 euro per l’abbonamento invernale. I bambini fino ai 12 anni viaggeranno invece gratuitamente. I biglietti si potranno acquistare dal datore di alloggio socio Apt che applicherà la tariffa agevolata, negli uffici di informazione turistica (ticket a prezzo intero per non soci e ospiti) e negli uffici skipass, soltanto a prezzo pieno. Il direttore dell’Apt di Fassa, Andrea Weiss, spiega le motivazioni che stanno alla base di questa decisione: «Servono sempre più risorse per poter garantire la qualità del servizio. Non potendo contare su maggiori entrate dai nostri associati o all’ente pubblico, abbiamo ritenuto giusto chiedere una piccola partecipazione agli ospiti per poter offrire loro un servizio di mobilità adeguato alla valle di Fassa». A fronte di un costo previsto del servizio che si aggira attorno al milione di euro, l’Azienda conta di recuperare attraverso i biglietti 150-200.000 euro.Anche la Valle di Fiemme si è allineata alla decisione di Fassa, anche se con modalità diverse. Ma diverso è prima di tutto il modello organizzativo del servizio che fa capo alla Comunità Territoriale di Valle, che stipula il contratto con la Trentino Trasporti. Il costo non è a carico dell’ente, ma è suddiviso tra Comuni, impianti di risalita e albergatori. Tra questi ultimi, però, ci sono anche i “furbetti” che non pagano la loro quota. Da tempo, inoltre, si cerca- senza risultati- di coinvolgere anche i proprietari di seconde case e i commercianti, i cui clienti beneficiano di un servizio pagato da altri. Per risolvere la questione e per coprire almeno una parte del costo (nell’ultima stagione di 588.000 euro) si è quindi deciso di introdurre l’obbligo di biglietto.













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