Un quarto dei trentini a rischio povertà
Il dato allarmante è stato diffuso da Eurostat: dal 2013 il peggioramento è continuo
TRENTO. L'Eurostat, l’istituto di statistica europeo, descrive un peggioramento delle condizioni sociali in Trentino negli anni della crisi, mentre negli stessi anni in Alto Adige c’è stato un netto miglioramento.
Il dato che viene preso in esame è la percentuale della popolazione a rischio di povertà e di esclusione sociale. Nel 2013, la percentuale della popolazione a rischio povertà nelle due province era simile: il 12,4 a Bolzano e il 13,2% a Trento.
Ma dopo quattro anni questa distanza minima si è trasformata in un mezzo abisso. A Bolzano la quota di popolazione a rischio di esclusione sociale e povertà è scesa ancora, arrivando al 9,6%, uno dei risultati migliori d’Europa. A Trento, invece, la crisi ha colpito molto più duramente, tanto che la popolazione a rischio povertà è arrivata a quota 23,5%.
Ossia, in Trentino quasi un quarto dei residenti rischia seriamente di diventare povero, di non avere più i mezzi per vivere decentemente o per dare un’istruzione soddisfacente ai propri figli o per alimentarsi in maniera efficace o, ancora, per curarsi.
Rispetto al resto del paese, il Trentino è ancora messo bene, visto che la media della popolazione a rischio povertà in Italia rilevata da Eurostat veleggia al 30%, ma va comunque male, molto male, rispetto al resto del nord. La media del nordovest è del 21%, la Lombardia è al 19,7%, e partiva da posizioni peggiori rispetto al Trentino. La media del Nordest è ancora migliore, con il 17,1% della popolazione a rischio povertà, con il Veneto che ha il 17,9% e il Friuli al 17,7%.
Al sud Italia, invece, la situazione è drammatica con regioni come la Campania che arrriva al 49,9% di popolazione che rischia di entrare in povertà. In Francia, ad esempio, questa percentuale scende al 18% e anche in paesi non erto ricchi, come la Repubblica Ceca, la quota è del 13,3%.