Turismo: la Grecia tiene, crollo di Egitto e Tunisia
Aumenta il numero di trentini che vanno in vacanza. Coste italiane rivalutate: Atene e isole stabili nonostante la crisi. L’Isis affonda gli arrivi in Nord Africa
TRENTO. «Sono più dell'anno scorso i trentini che quest’estate faranno le valigie» osserva Laura Bolgia, Presidente di Fiavet (Federazione italiana associazioni imprese viaggi e turismo) del Trentino. La Grecia, che si temeva venisse snobbata per timore di rimanere a metà vacanza “a secco” di contanti o, peggio, di viveri «si rivela una meta ampiamente gettonata, in particolare le isole, lontane dalla capitale e da tutto il trambusto di queste ultime settimane.» Non influisce sul turismo questa situazione di incertezza greca, ma altri sono i declini all'interno del Mar Mediterraneo.
«Tanti, principalmente per paura di attentati, abbandonano le tipiche mete del nord Africa» commenta Carlotta Neri della Soleneve Viaggi «prediligendo le coste italiane e in alternativa anche quelle spagnole. Resiste comunque un sostanziale numero di turisti che preferiscono andare all’estero e si distinguono soprattutto in coppie di mezz'età e giovani. Tante invece le famiglie che si ritrovano costrette a rinunciare ad un viaggio perché comporta costi troppo ingenti da sostenere».
Chi può cerca destinazioni alternative, considerando che quest'estate “calda” per gli attacchi terroristici incentiva molto poco a muoversi verso Egitto e Tunisia, da sempre note località balneari ad alto interesse turistico. «L'influenza di questi attentati si percepisce fino in Trentino» osserva Nicola Moltrer, di Viaggigiovani.it. «L'anno scorso abbiamo realizzato dieci gruppi-viaggio in Turchia, quest'anno solamente due. Per chi vuole comunque uscire dai propri confini, le località più ricercate si spostano in Asia e sud Africa».
È anni che le spiagge dei paesi dell'Africa subsahariana, eccetto quelle del mar Rosso, non sono più affollate come un tempo ma dopo l'attentato di sabato al consolato italiano nel centro del Cairo, l'Egitto segue la scia della Tunisia, entrando nel dimenticatoio della maggior parte dei turisti europei. Nonostante ciò in Trentino c'è voglia di issare le vele, ma dove punta quindi la prua? «Abbandonando per ora il nord Africa, di ritorno c'è un gran numero di clienti che preferisce rimanere nel Bel paese. Si rianimano le spiagge di Sicilia e Sardegna, ma anche di Calabria, Puglia e dell'alto Adriatico» conclude la titolare dell'agenzia viaggi Bolgia «e si spera che a Roma ci si faccia furbi e avvengano delle politiche di agevolazione per le famiglie e per i trasporti».