Tsunami Grillo: «Mandiamoli tutti a casa»
Il leader del Movimento 5 Stelle a Trento: vogliamo un'inchiesta sul Pd per il caso Mps
TRENTO. Beppe Grillo infiamma Trento nella "tappa" in piazza Dante del suo Tsunami tour. Esordio subito al fulmicotone: “Mandiamoli tutti a casa”.
Boati di approvazione, quando Grillo ha attaccato ad alzo zero sui temi caldi (Monte dei paschi, corruzione, Berlusconi, Monti), così come fatto a Bolzano. Grillo ha poi elencato le cose da fare subito per risollevare l’economia italiana: sussidio di cittadinanza, sostegno alle imprese che annaspano, wi-fi libero. Sui temi locali, critiche per la scelta dell’inceneritore: «Eravate avanti sui temi ambientali, adesso state tornando indietro».
«Il Presidente della Repubblica, invece di sbattere i pugni sul tavolo per l’affare del Monte di Paschi, invoca la privacy», ha poi detto Grillo, chiedendo che «sulla banca senese sia istituita una commissione d’inchiesta, che metta in chiaro chi sono tutti quelli che in tutti questi anni non hanno controllato», in una vicenda nella quale «il Pd e Berlusconi sono stati soci per 20 anni».
E ancora: «Noi non vogliamo essere soci dei francesi che hanno bombardato il Mali. Ricordiamo a Hollande che in Italia c’è la Costituzione, che all’art. 11 lo vieta espressamente».
«Non parlano più di antipolitica, perchè sono loro. Gianfranco Fini ha detto che le uniche novità siamo lui e io. Mi fanno i complimenti: mi vogliono stroncare la carriera», ha detto Grillo. «Poi c’è il Nano che saltella qua e là - ha aggiunto - dicendo che restituisce i soldi, coi bonifici, in contanti, che fa 4 milioni di posti di lavoro. Qui viene Monti e ci sono due elicotteri a seguirlo - continua - per noi i giornali hanno messo un pezzetto a pagina 15, come per un fungo porcino. Non ci hanno lasciato piazza Duomo, perchè diamo fastidio» ha detto parlando da piazza Dante, davanti alla stazione.
«Qualche tempo fa ho comprato cinque azioni Mps, ho perso 17 euro. E sono genovese, quindi sono andato a chiedere conto». Così Beppe Grillo nel suo Tsunamitour a Trento. «Ho trovato i dipendenti con gli occhi gonfi - ha continuato - perchè hanno paura per il loro posto di lavoro. Vogliamo un’inchiesta per tutti i vertici del Pd locali, per la Consob e la Banca d’Italia. Sono i nostri soldi quelli che hanno prestato».
«Noi del Movimento 5 Stelle vogliamo l’immediata abolizione immediata di Equitalia, e anche impignorabilità della prima casa; l’ipoteca rimane ma non si può pignorare un bene primario, e lo dice anche Berlusconi. Il cittadino-contribuente oggi ha paura della cassetta delle lettere, la guarda per vedere se spunta qualche atto giudiziario; abbiamo paura - ha sottolineato Grillo - delle nostre Leggi, ne abbiamo 350 mila in Italia, mentre in Gran Bretagna ne hanno 6 mila; non solo, un terzo di tutti gli avvocati d’Europa sono in Italia, ecco perchè abbiamo un fisco che ti fa impazzire, abbiamo una Giustizia che protegge i delinquenti».
Secondo Beppe Grillo «bisogna ri-progettare il fisco: i danesi e gli olandesi non hanno il commercialista, lo abbiamo noi per complicarci la vita, e se lui sbaglia paghi tu e non lui. Abbiamo un’imposizione fiscale del 70%; le piccole imprese chiudono per debito perchè devono avere dallo Stato 100 miliardi di euro. Lo Stato invece che aiutarti ti seppelisce». Parlando di Antonio Ingroia di Rivoluzione Civile l’ex comico ha detto che «magistrati non dovrebbero entrare in politica, dovrebbero dimettersi ed aspettare cinque anni prima di candidarsi».
Parole dure anche per il ministro del Lavoro e Politiche sociali: «I figli della Fornero sono quelli che lavorano in un Call center per 500 euro al mese - ha detto gridando - sottolineando ’io grido, nei miei spettacoli l’ho sempre fattò». In conclusione il leader degli Stellati ha ricordato al pubblico: «Noi riempiamo le piazze come mai è successo nel dopoguerra, ma i giornali sanno solo scrivere che io sono fascista, odio le donne, i gay, sono omofobo; ma più fanno così e più la comunicazione si gira verso di loro».