Trovato senza vita nel cortile di casa 

Sarà fatta l’autopsia sul corpo di Antonello Cappelletti, 55enne di Pressano. L’ipotesi più probabile è quella del malore


di Daniele Erler


TRENTO. Pressano è la frazione che sta sulla collina sopra Lavis, sono circa 930 abitanti secondo l’anagrafe. Si conoscono un po’ tutti, almeno di vista: anche perché chi vive a Pressano ha spesso lo stesso vissuto comune, la tradizione agricola, la festa dell’Ottava ogni anno sette giorni dopo Pasqua. E poi c’è la pallamano: il vero orgoglio di Pressano, una squadra cresciuta grazie alla passione dei suoi giocatori e dei suoi tifosi, di anno in anno fino alla serie A, dove oggi è ormai una realtà fra le più importanti in Italia.

E a seguire la pallamano, ogni volta che poteva, c’era anche Antonello Cappelletti, 55 anni, che ha vissuto in prima persona la crescita della squadra, l’orgoglio di portare il nome di Pressano nelle cronache nazionali per le sue gesta sportive.

Ieri nella frazione di Lavis non si è parlato di sport, negli stretti vicoli di Pressano - lì dove non c’è nemmeno un bar, ma ci si trova nelle caneve o in piazza dopo la messa - la notizia dell’improvvisa morte di Antonello Cappelletti ha colto tutti di sorpresa, come una di quelle notizie che no, non ci voleva proprio, a un mese dal Natale, proprio quando la stagione sportiva della pallamano sta entrando nel vivo. E il Pressano ha perso uno dei suoi tifosi più appassionati - in molti lo ricordavano ieri -, se ne è andato uno degli interpreti migliori di una passione che qui, sulla collina sopra Lavis, è anche e soprattutto un modo per unire persone diverse, unite negli stessi colori, il giallo e il nero. Il corpo privo di vita di Antonello Cappelletti è stato trovato ieri mattina dal fratello. Stava andando da lui, nella casa di via Claudio Augusta, ma lo ha trovato riverso nel cortile di casa. Ha chiesto aiuto, ha dato l’allarme, ma purtroppo per il 55enne non c’era più nulla fare. Una morte improvvisa sulla quale farà chiarezza l’autopsia che è stata chiesta dal sostituto procuratore. Sul corpo dell’uomo non ci sono segni che possano far pensare ad una morte violenta, ma considerata la giovane età e il fatto che nessuno ha assistito a quello che è successo, c’è stata la richiesta di un esame da parte del medico legale.

A quanto pare il sabato sera Cappelletti lo aveva trascorso con alcuni amici e poi era andato a casa. L’ipotesi più probabile è che si sia sentito male e che sia uscito dall’abitazione per chiedere aiuto. Ma non ce l’ha fatta.













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