Trovano 5.500 euro e li restituiscono

Rintracciato il proprietario, un giovane kosovaro: erano i suoi risparmi



TRENTO. Quando hanno aperto il portafoglio e si sono trovati davanti 11 banconote viola, quasi non le riconoscevano. Non capita a tutti di maneggiare biglietti da 500 euro. Martedì pomeriggio sul Palon, in Bondone, è successo a tre amici scialpinisti, che nel bagno del rifugio si sono imbattuti in un portamonete sul pavimento del bagno: conteneva 5.500 euro e una foto. Lo hanno consegnato ai vigili urbani che nonostante l'assenza di documenti sono riusciti a rintracciare il proprietario, un giovane kosovaro che lavora come stagionale sul lago di Garda e che sarebbe presto rientrato dalla sua famiglia con i soldi risparmiati.

È una bella storia quella che possiamo raccontarvi. La storia di chi, nonostante 5.500 trovati per caso facciano gola a tutti e nonostante i tempi di crisi possano alimentare la fame di denaro, non ha pensato un attimo a tenere per sé l'insperato bottino e anzi ha subito cercato di riconsegnarlo al legittimo proprietario.

«Eravamo entrati a cambiarci nel bagno del bar sul Palon, quando dietro a un termosifone abbiamo notato un portafoglio per terra», racconta Lorenzo Battaiola di Vattaro, dipendente provinciale che mercoledì con due amici, Mauro e Francesco, era andato a sciare sul Bondone. «Abbiamo rincorso un ragazzo che era appena uscito dal bagno ma ci ha detto di non averlo perso lui. A quel punto lo abbiamo aperto e sono comparse le 11 banconote da 500 euro, quelle che non capita certo di vedere spesso. Abbiamo cercato se c'era un documento ma abbiamo trovato solo una foto. Così l'abbiamo data al gestore del locale per capire se riconosceva qualcuno. Appena siamo scesi a Vason, abbiamo consegnato il portafoglio ai vigili urbani».

Ieri mattina il telefono di Lorenzo Battaiola è squillato. Sul display un numero sconosciuto. Dall'altro capo del filo una voce: «Sono il ragazzo del portafoglio, volevo ringraziarla». Il giovane, un trentenne del Kosovo, lavora come stagionale sul Lago di Garda, a Limone. A Battaiola ha raccontato che quando si è accorto di non avere più il portafoglio con sé era arrivato già a casa e quindi era difficile, se non impossibile, individuare il posto dove lo aveva perso: «Non ho dormito tutta la notte, credevo di aver perso tutti i miei risparmi». Così, quando il giovane ha ricevuto la telefonata dei vigili urbani non poteva crederci ed è impazzito dalla gioia. Ieri è salito a Trento per ringraziare di persona Battaiola: «Mi ha ringraziato e mi ha detto che doveva ripartire a breve per il suo Paese». Ai tre trentini che gli hanno restituito il denaro che aveva perso ha lasciato una generosa ricompensa. Questa volta la storia ha avuto il suo lieto fine.













Scuola & Ricerca

In primo piano