rovereto

«Troppi piccioni? Sì alla sterilizzazione»

Il presidente della commissione ambiente: «Bisogna intervenire quando diventano un problema di carattere sanitario»


di Giancarlo Rudari


ROVERETO. Più che da politico, parla da medico e senza ombra di dubbio ammette che «sì, se c’è un problema di sovraffollamento di piccioni con conseguenti rischi per la salute pubblica, si può pensare anche alla sterilizzazione dei volatili che sono veicoli di trasmissione di malattie». Ad affermarlo è Mauro Previdi, consigliere comunale dei Verdi e presidente della commissione ambiente che si è occupato della vicenda del condominio di via Dante “invaso” dai piccioni tanto da richiedere l’intervento dell’ amministrazione comunale e dell’azienda provinciale per i servizi sanitari. Sotto accusa l’inquilina (o gli inquilini, visto che sembra siano più di uno) che dal balcone gettano qualche pezzo di pane ai piccioni. I quali si sono talmente “affezionati” a quel condominio da ritrovarsi (anche a decine in qualche ora del giorno) nel giardino e sulle ringhiere dei poggioli. Risultato? «Uno schifo con escrementi e sporcizia dappertutto» si lamentano in via Dante.

Secondo la segnalazione arrivata al Comune «la situazione, viste anche le foto che ci hanno inviato, è indecorosa e al limite della decenza e della sicurezza sanitaria - sostiene Previdi - Da parte nostra abbiamo provveduto ad avvisare l’azienda sanitaria che potrà attivarsi con una diffida ed eventualmente con una segnalazione alla procura della Repubblica se chi alimenta i piccioni non dovesse smettere. Il problema è serio anche perché ultimamente sono arrivate segnalazioni da più parti per la presenza di piccioni morti in strada o nei giardini. Morti di morte naturale o perché qualcuno, esasperato dalla moltitudine di questi volatili, ha deciso di fare giustizia da sé? Ancora non lo sappiamo, ma in ogni caso il problema va preso seriamente in considerazione e bisogna trovare una soluzione».

Lo dice un po’ a malincuore («sono un Verde»), ma «da medico non posso tollerare una situazione potenzialmente a rischio. Ovviamente sono preoccupato perché non vorrei che sorgessero problemi di carattere sanitario considerato che i piccioni sono veicoli di trasmissione di malattie. E quando si tratta di salute, non si possono tollerare situazioni a rischio». Che fare per limitare la proliferazione dei piccioni? «Si può arrivare - ipotizza Previdi - anche all’utilizzo di pastiglie che impediscano la fecondazione, all’impiego di becchime che porti alla sterilizzazione degli animali... Almeno si potrebbe pensare di contenere il numero ai piccioni esistenti evitando così che si diffondano ancora di più con tutto quello che ne consegue...»













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