Trento, vende l'hotel alla comunità islamica"Sul Bondone nascerà una moschea"

Vasco Lorenzi, albergatore da 32 anni è pronto a cedere l'hotel Nevada: "Ho incontrato i rappresentanti musulmani, se mi danno i soldi io cedo l'attività"



TRENTO. Un centro di studi islamici all’ombra del Palon. Per ora è un’idea sulla carta, ma presto potrebbe diventare realtà. Ci scommette Vasco Lorenzi, albergatore da 32 anni sul Bondone (ma ha tre altre strutture sull’Adriatico), che è pronto a vendere il suo hotel Nevada: «Ho incontrato a Milano un mediatore della comunità islamica», dice. «Se mi danno i soldi glielo cedo».
 Lorenzi non crede più nella montagna di Trento e ha il dente avvelenato con colleghi e azienda turistica. «In 32 anni non ho mai ricevuto una lira dall’ente pubblico, ho fatto tutto per conto mio. Con il Patto territoriale hanno dato il 120%, fra mutuo e contributo, poi c’è l’Iva. Sono arrivati solo i pescecani, non gli albergatori, a speculare. E chi non ha preso i soldi come me, si trova gente che gli fa concorrenza, con prezzi da 20 euro al giorno».
 Per il Nevada è già arrivata la fine della stagione: «Ha solo 25 camere. Ho lavorato fino a domenica, poi ho chiuso: ci rimetto», dice Lorenzi.
 Ma perché non approfittare anche lei dei fondi del Patto? «Io ho un progetto approvato - risponde l’albergatore -, ma ho rifiutato per le condizioni poste: prendere personale trentino e tenere aperto tutto l’anno. Non mi conveniva: ho delle attività al mare».
 Il problema, accusa, sono gli altri. «L’unico bravo è Barbieri: ha preso i soldi ma li investe lì e questo è un bene per la montagna. Gli altri li portano via: molti hanno comprato e subito affittato. Avrebbero dovuto imporre un minimo di 10 anni. Ma anche a Trento fanno le leggi su misura e i soldi li prendono gli amici degli amici».
 Lorenzi ha deciso di mollare non solo per questo. Anche per motivi personali: «Ho iniziato a 15 anni. Sono strato emigrante in Germania, Inghilterra, poi barman sulle navi, con la Società Italia di navigazione, dopo la guerra. Ora ho 72 anni. Voglio vendere anche perché ho la sciatica alla gamba e i figli qui in Bondone non vogliono venire». L’albergatore ha avviato una trattiva che potrebbe presto sfociare in una vendita dell’immobile. «Gli islamici mi hanno contattato un mese fa, tramite un mediatore, che ho poi incontrato a Milano. Dovrebbe trattarsi di un centro studi, poi se ci faranno un minareto, o una moschea, non lo so. Io a chi arriva con i soldi l’hotel lo cedo subito. A breve avrò un nuovo incontro, questa volta a Cattolica».
 Lorenzi non vede un futuro per il Bondone: «E’ deprimente: gli eventi mancano, l’Apt non funziona, gli impianti sono vecchi. Tutto è andato molto indietro dal 1978, quando comprai da Graffer, Zanella e due soci».
 La comunità islamica avrebbe avviato diversi contatti: «E’ in trattativa anche con altri alberghi a Vaneze: lì vogliono tutti vendere».
 L’imam Aboulkheir Breigheche, da noi contattato, dice di non essere a conoscenza del progetto ed è molto scettico: «Ho i miei dubbi», afferma. «Le comunità islamiche hanno altre priorità













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