UNIVERSITA'

Trento, tasso di occupazione dei laureati al 76%

Il lavoro a un anno dal conseguimento del titolo, secondo il rapporto Almalaurea



TRENTO. Ad un anno dal conseguimento del titolo, il tasso di occupazione dei laureati all'Università di Trento è del 76,4%. Il tasso di occupazione dei laureati di secondo livello del 2013, intervistati a cinque anni dal conseguimento del titolo, è pari al 90,1%. I dati sono contenuti nel Rapporto 2019 del Consorzio interuniversitario Almalaurea.

L'età media dei laureati all'Università di Trento è 25,2 anni, di 23,7 anni per quelli di primo livello e di 26,8 anni per i magistrali biennali. Il 62,2% dei laureati termina l'università in corso: in particolare è il 68,2% tra i triennali e il 64,3% tra i magistrali biennali. Il voto medio di laurea è 102,1 su 110: 99,5 per i laureati di primo livello e 106,1 per i magistrali biennali.

Il dato sull'età media dei laureati - osserva il rapporto - è dovuto al ritardo nell'iscrizione al percorso universitario: non tutti i diplomati, infatti, si immatricolano subito dopo aver ottenuto il titolo di scuola secondaria superiore.

Il 55,6% dei laureati ha svolto tirocini riconosciuti dal proprio corso di studi: è il 56,7% tra i laureati di primo livello e il 64,4% tra i magistrali biennali (valore, quest'ultimo, che cresce al 76,5% considerando anche coloro che l'hanno svolto solo nel triennio).

Il 91,0% dei laureati è soddisfatto del rapporto con il corpo docente e l'86,8% ritiene il carico di studio adeguato alla durata del corso. In merito alle infrastrutture messe a disposizione dall'ateneo, il 95% dei laureati che le ha utilizzate considera le aule adeguate. Più in generale, il 92,6% dei laureati si dichiara soddisfatto dell'esperienza universitaria nel suo complesso. 













Scuola & Ricerca

In primo piano

il lutto

Addio a Piero Cavagnoli, storico preside trentino: una vita per la scuola

Docente e dirigente in diversi istituti della provincia, ha lasciato un segno profondo nella formazione di generazioni di studenti. Fu anche il primo segretario dell’Ordine degli psicologi. Quattro anni fa aveva perso il fratello gemello Paolo, fondatore dell'Associazione Provinciale per i Minori