Trento: sondaggio sulle lapidi, vince il plexiglass modello San Vigilio

Sostituiranno i tumuli di terra per i primi sei mesi dopo la sepoltura



TRENTO. Un plebiscito per le lapidi in plexiglas al cimitero di Trento. Tra i 1.115 cittadini che hanno risposto al sondaggio del Comune, piacciono all’88%: sostituiranno i tumuli di terra per i primi sei mesi dopo la sepoltura, il tempo necessario per l’assestamento del terreno.
La sperimentazione è durata 5 settimane: all’ingresso del cimitero sono state esposte tre tombe in polistirolo espanso, un materiale che ricorda la plastica, con differenti linee estetiche: modelli S.Vigilio (il più semplice), Padre Pio, Madre Teresa.
Oggi, ultimata la sepoltura, viene realizzato un tumulo alto una trentina di centimetri, ricoperto di ghiaino, dove i familiari possono portare fiori, lumini e foto. Ma il tumulo di terra risulta poco resistente al maltempo, soprattutto in caso di piogge intense. Di qui la decisione del Servizio funerario di trovare un’alternativa: una tomba provvisoria, che somiglia alle lapidi, ma realizzata in materiale leggero, facilmente rimovibile se il terreno cede.
La proposta è stata sottoposta a sondaggio e il risultato è stato un successo. Innanzitutto per il numero delle risposte: 1058 cittadini hanno compilato la scheda al cimitero, 57 on line sul sito del Comune. «Una grande partecipazione, segno che il tema è molto sentito dalla gente, che è coinvolta emotivamente», hanno commentato l’assessore Renato Tomasi e il dirigente Carmelo Passalacqua. In 980 si sono espressi a favore del nuovo tipo di sepoltura. Sono arrivati anche molti commenti. Critiche alla plastica di cattivo gusto e allo spreco di soldi: ad alcuni le tombe in plexiglas non sono proprio piaciute, definite «deprimenti, orride, tristi, vergognose». Ma i più sono stati apprezzamenti per la novità e il più votato è stato il modello San Vigilio, che ha battuto Padre Pio e Madre Teresa. Per ascoltare le reazioni dalla viva voce della gente, l’assessore Tomasi si è addirittura presentato in incognito al cimitero: «Dove si va a votare contro la plastica?», ha chiesto una signora.
Intanto, sempre in tema di servizi funerari, ieri la giunta comunale è tornata ad occuparsi del forno crematorio. «Serve una modifica al piano regolatore cimiteriale per togliere la vecchia previsione di Pavione di Ravina e inserire quella al cimitero cittadino», ha spiegato l’assessore Tomasi. La delibera è pronta e a gennaio passerà nelle commissioni e in circoscrizione, per approdare infine in aula. Se avrà il via libera, il 2012 potrebbe essere l’anno di avvio dei lavori.

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