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Trento, le banche e l’Adecco prese a mazzate

Danneggiate le vetrate di Unicredit e Sparkasse. C’è anche una rivendicazione: la «a» cerchiata e «dicembre nero»



TRENTO. Le vetrine e la porta d’ingresso dell’Unicredit di via Sant’Antonio sono state colpite 25 volte. 25 colpi, probabilmente di una mazza, nella notte di San Silvestro e una firma chiara. La «a» cerchiata anarchica e il riferimento a «dicembre nero». Che è la campagna lanciata dagli anarchici a livello europeo verso la fine dello scorso novembre per «un mese di azioni coordinate per conoscerci tra noi, uscire in strada e distruggere le vetrine del grandi magazzini, occupare scuole, università e municipi, distribuire testi che diffonderanno un messaggio di ribellione». E a Trento si è aspettato l’ultimo giorno di dicembre e ultimo giorno dell’anno per colpire.

Con una mazza sono state colpite 25 volte le vetrine e gli accessi della banca che si trova in Bolghera, a pochi passi dall’ospedale. E gli ignoti vandali erano muniti anche di bombolette spray blu con le quali hanno macchiato il bancomat e hanno quindi vergato la rivendicazione. Su una delle vetrine, l’unica che non è stata presa a mazzate. «Guerra ai ricchi - si legge - Dicembre nero». E quindi la «a» cerchiata come firma.

Ma non è finita. Al momento non è possibile collegare un secondo episodio con sicurezza al danneggiamento ai danni di Unicredit, ma a pochi passi di distanza sono state prese a mazzate anche le vetrate della succursale di via Gocciadoro dell’Adecco. La sede dell’agenzia di lavoro interinale è stata vandalizzata anche se in questo caso non sono state lasciate firme. Non si può non notare che tanto l’Unicredit quanto le agenzie di lavoro interinale sono da sempre uno dei bersagli della lotta portata avanti dagli anarchici, anche da quelli trentini. E poi il terzo danneggiamento: presa di mira la Sparkasse di viale Verona. Anche in questo caso a forza di mazzate.

In via Gocciadoro sono stati i residenti ad avvertire le forze dell’ordine con l’intervento notturno della volante mentre pare che per quanto accaduto in via Sant’Antonio non ci sia stata alcuna segnalazione nel corso della notte che la maggior parte delle persone ha dedicato a festeggiare il passaggio fra l’anno nuovo e quello vecchio. E ieri a fare i rilievi sono stati chiamati i carabinieri della compagnia di Trento.

In termini di danneggiamenti e vandalismi, l’elenco purtroppo non è ancora finito. Sono infatti arrivate diverse segnalazioni di persone che si sono ritrovati con la macchina danneggiata. Colpi di mazza o sassate che hanno colpito i cristalli di diverse autovetture parcheggiate attorno alla zona di San Pio X. Non è ancora chiaro se si sia trattato di un gesto (ripetuto ai danni di diverse vetture) «provocato» dall’euforia della notte di festeggiamenti o se si sia trattato del tentativo di mettere a segno dei furti.

Fatti simili erano successi anche nelle settimane precedenti nella zona attorno a via Vittorio Veneto. In una donna c’erano stati danneggiamenti in serie sia contro le vetture che sono degli esercizi commerciali come bar, panetterie e lavanderie. Anche in quell’occasione non era stato rubato nulla, ma appariva più chiara l’intenzione degli autori dei danneggiamenti.

Tornando per un attimo al primo fatto, ossia al danneggiamento all’Unicredit. Il riferimento a «dicembre nero» richiama un documento dal titolo «Prigioni greche per una nuova posizione di lotta dell'insurrezione anarchica per un dicembre nero» che era comparso anche in internet a novembre. Nel documento si invitava a «piazzare ordigni esplosivi contro fascisti e padroni, esporre striscioni su ponti e strade, sommergere le città di manifesti e volantini, far saltare le case dei politici, lanciare molotov contro la polizia».

La campagna «Dicembre nero», nelle intenzioni del promotore, dovrebbe servire come «detonatore della ripresa dell'insurrezione anarchica dentro e fuori le prigioni».













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