Trento, da gennaio 300 nuovi alberi in città: ogni anno producono 200 tonnellate di ossigeno
Un software misura i benefici prodotti dalle quasi 20 mila piante nel capoluogo: stoccate 5.450 tonnellate di CO2 all’anno, rimosse 4,67 tonnellate di inquinanti, trattenuti circa 5.171 metri cubi di acqua piovana
TRENTO. Dall'inizio dell'anno il Comune di Trento ha messo a dimora 293 alberi in città, appartenenti a 48 specie e 96 varietà diverse. In particolare sono 78 le piante messe a dimora nei giardini storici di piazza Dante e giardino Garbari, dove è stato così possibile arricchire e preservare la continuità della collezione botanica presente.
Si tratta di un'integrazione alle quasi ventimila piante presenti nelle aree urbane comunali, con l'obiettivo di favorire la riduzione della Co2 dovute alle emissioni inquinanti, per scopi estetici e per favorire l'adattamento degli spazi urbani ai cambiamenti climatici.
Le piantumazioni rappresentano uno degli interventi previsti dal finanziamento ministeriale per l'adattamento ai cambiamenti climatici, che ha permesso anche l'acquisto di ombreggi e la messa in campo di attività di sensibilizzazione.
A titolo sperimentale, nell'agosto 2023 è stato realizzato a Trento, insieme ad alcune altre città italiane (Padova, Parma, Merano), un rilievo di 711 alberi, per la creazione delle copie digitali 3d tramite l'intelligenza artificiale.
Il Comune possiede anche un censimento arboreo che ha permesso di stimare come le piante abbiano stoccato circa 5.450 tonnellate di Co2 e rimosso 4,67 tonnellate all'anno di inquinanti, producendo circa 200 tonnellate di ossigeno all'anno e trattenendo circa 5.171 metri cubi all'anno di acqua piovana.