Trento: centro culturale Santa Chiara, debiti per 4 milioni
Si sono accumulati negli anni. Oss Noser sarà sostituito in aprile
TRENTO. Un debito che supera i 4 milioni di euro. Questa l'entità del passivo che il Centro culturale Santa Chiara ha accumulato nel corso degli anni. Per questo la Provincia ha deciso di intervenire ricapitalizzando il Centro con 2 milioni di euro, ma anche chiedendo un cambio organizzativo e di gestione. Così le prossime stagioni saranno un po' più corte, ma senza rinunciare alla qualità. Mentre il direttore Franco Oss Noser, che va in pensione ad aprile, sarà sostituito. Il presidente del Centro Santa Chiara Ivo Gabrielli spiega come si è creato il debito negli ultimi 5 anni: «Possiamo dire che il debito bancario va dai 3,5 ai 4,5 milioni di euro. Si è accumulato nel corso degli anni. In gran parte i debiti sono stati creati dal fatto che la dinamica dell'incasso dei crediti è molto lenta. Così il centro si è indebitato con le banche. Altro elemento è che il costo delle strutture, ovvero, delle sale è maggiore rispetto agli affitti riscossi. Infine nel conto ci sono i maggiori costi per spettacoli non previsti nei conti». L'assessore alla cultura Franco Panizza, però, ha chiesto un cambiamento di rotta. La nomina di Gabrielli, che è stato direttore di Cassa Centrale, alla presidenza del Centro porta una visione più attenta ai conti. Attualmente, la gestione del Centro Santa Chiara viene finanziato dalla Provincia con 2,2 milioni di euro. Il Comune di Trento contribuisce con un milione di euro. Gli incassi degli spettacoli e gli affitti delle sale rappresentano poco più del 30 per cento degli introiti complessivi. In questa situazione, quindi, il bilancio del Centro Santa Chiara dipende dai contributi pubblici. Se, poi, il programma iniziale viene arricchito da nuovi spettacoli o altre iniziative, il debito con le banche cresce. Così si è arrivati alla mole attuale del passivo. La ricapitalizzazione è stata decisa per questo motivo. Nella seduta di venerdì scorso, la giunta provinciale ha adottato la delibera che stanzia 2 milioni e 920 mila euro per il Centro Santa Chiara. Due milioni servono, appunto, per ricapitalizzare. 250 mila euro servono come anticipo per gli spettacoli della futura stagione. Il resto, invece, servirà per appianare i debiti contratti l'ultimo anno per sostenere gli ammortamenti, che sono stati aumentati rispetto agli anni precedenti. L'obiettivo è quello di ripartire con una gestione che faccia i conti con le risorse a disposizione, senza sperare in interventi futuri della Provincia o di Roma. Accanto al passaggio finanziario, ci sarà anche una riorganizzazione interna. L'attuale direttore, Franco Oss Noser, andrà in pensione ad aprile e sarà sostituito con un nuovo direttore. L'assessore Panizza, però, spiega nell'articolo qui a destra che la stagione sarà leggermente ridotta, ma sempre avendo attenzione alla qualità.
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