Terlago rievoca l’epidemia di colera

TERLAGO. Grande successo di pubblico e di critica per la rievocazione storico-teatrale de “L’Adunanza. L’epidemia del 1855”, con testo e regia di Guido Prati, proposta dall’associazione culturale “La...



TERLAGO. Grande successo di pubblico e di critica per la rievocazione storico-teatrale de “L’Adunanza. L’epidemia del 1855”, con testo e regia di Guido Prati, proposta dall’associazione culturale “La Traversara” di Terlago, domenica 23 settembre, nel piazzale dell’ex segheria a Terlago. La rappresentazione ha focalizzato l’attenzione sull’epidemia di colera che colpì la comunità trentina e quella di Terlago, dove morirono 37 persone. Nella Pretura di Vezzano i morti furono 106, nel Trentino 3.117.

L’evento ha goduto del contributo di Fondazione Caritro, del Comune di Vallelaghi, della Comunità della Valle dei Laghi, della collaborazione dei vigili del fuoco volontari di Terlago, del Circolo pensionati e anziani “El Fogolar”, della Pro Loco, dell’associazione Interagiamo, della corale Sant’Elena di Cadine, della Famiglia cooperativa Terlago Bondone, della Famiglia Mamming e di molti volontari. La rievocazione, con una ventina di personaggi in costume d’epoca, ha riproposto il momento conclusivo della tremenda epidemia di colera, evidenziando la misera condizione della popolazione (parte integrante dello spettacolo), la rabbia dei popolani e delle popolane all’indirizzo del Capo Comune di Terlago, l’altezzosità stizzita della contessa di Castel Terlago, il lavoro improbo del “monatto” Amadio, quello indispensabile del notaio Aldrighetto.

Il lazzaretto era nella chiesa di San Pantaleone. I canti appropriati della corale Sant’Elena di Cadine hanno contribuito a legare e rendere coinvolgente la “L’Adunanza”. I numerosi personaggi ed il popolo hanno saputo esprimersi ed integrarsi con grande naturalezza. Al termine dell’applaudita rievocazione storico-teatrale Guido Prati ha evidenziato “il valore incommensurabile della memoria degli eventi presentati, che il colera arrivò a Terlago, incrocio in quel tempo di importanti strade: La Traversara e quelle per Trento, portato probabilmente da viaggiatori o commercianti”.

Ha ringraziato l’Associazione culturale “La Traversara” per “la volontà di affrontare rilevanti tematiche della vita e della cultura popolare e gli attori della rievocazione teatrale che, pur non essendo filodrammatici, hanno saputo esibirsi ad alto livello, pari a quello di artisti professionisti”. Un piatto di “pasta e fasoi”, il piatto del periodo de “L’Adunanza”, ha chiuso in allegria la mattinata.(e.z.)













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