Tagli ai costi della politica: sì agli assessori consiglieri

Galli (Upt): «Aboliamo la sostituzione quando entrano a far parte della giunta» Previdi (Verdi): «Dimezziamo le indennità a sindaco e a chi siede nei cda»


di Giancarlo Rudari


ROVERETO. Ridurre i costi della politica si può. Anzi si deve. Con «un’idea molto semplice» come afferma il coordinatore cittadino e consigliere comunale dell’Upt Alberto Galli: «In tutti i livelli istituzionali abolire la sostituzione degli assessori con altri consiglieri. Ciò significa mantenere il ruolo di consigliere anche per gli assessori: in questo modo, ad esempio, a Rovereto si risparmierebbero ben otto consiglieri, per non parlare del consiglio provinciale dove i risparmi sarebbero ingenti considerando che l’indennità attuale di ogni consigliere supera i centomila euro». E il consigliere comunale di Verdi Mauro Previdi aggiunge: «Cominciamo con il tagliare del cinquanta per cento l’indennità del sindaco e degli assessori, di chi ricopre ruoli nelle società partecipate del Comune, del presidente dell’Itea... Tutti di area Pd».

Non a caso Previdi tira in ballo il Pd perché proprio pochi giorni fa il segretario cittadino dei democratici Fabiano Lorandi aveva lanciato la sua proposta di tagliare i costi delle circoscrizioni (in realtà non solo quelle, ma anche dei consiglieri comunali). E sia il Verde che Galli replicano a Lorandi. «Il discorso sui costi della politica va affrontato partendo dall’alto, da chi costa. Non solo come indennità ma come privilegi» dice Galli che propone di partire dai rappresentanti europei, romani, regionali... per arrivare infine («ma proprio infine») agli ambiti comunali e circoscrizionali: «Non è pensabile che si riduca con la stessa percentuale un’indennità provinciale, un’indennità comunale o il gettone di presenza del consigliere comunale».

Previdi parte da un dato di fatto rappresentato dall’importanza delle circoscrizioni non solo perché sono «l’occhio e l’orecchio dell’amministrazione sul territorio», ma anche perché «rappresentano una scuola per chi vuole avvicinarsi alla politica, intesa come polis e non come partiti». E la proposta di Lorandi? «Una proposta populista e strumentale: sarei contento se facesse lo stesso ragionamento se invece di un solo presidente di centrosinistra delle sette circoscrizioni se avesse sei. Sono convinto che non avrebbe fatto lo stesso ragionamento se i rapporti di forza fossero invertiti...». Previdi ricorda come la mozione su un nuovo regolamento per il funzionamento delle circoscrizioni non ha fatto molti passi in avanti. «Si può ragionare su costi e numeri, ma alle circoscrizioni va dato valore e devono essere ascoltate. Se Valduga non lo faceva, Miorandi lo aveva assicurato ma lo sta facendo male» conclude Previdi.

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