Spaccio di droga: ristoratore napoletano arrestato a Cavalese
Otto persone arrestate dalla polizia a Sorrento. Coinvolto nel traffico un noto ristoratore, Antonio Negri, 45 anni, arrestato qualche giorno fa a Cavalese, dove si era trasferito per sfuggire all' inchiesta
NAPOLI. Otto persone sono state arrestate dalla polizia al termine di una serie di indagini avvviate nell' aprile scorso sullo spaccio di droga in penisola sorrentina.
L'operazione, denominata ''Carpe Diem'', ha coinvolto giovani esponenti della Sorrento-bene, che animavano la vita notturna e venivano riforniti di marijuana, hashish e cocaina attraverso consegne nella buca delle lettere oppure mediante pacchetti di sigarette abbandonati in strada come rifiuti.
Coinvolto nel traffico un noto ristoratore, Antonio Negri, 45 anni, arrestato qualche giorno fa a Cavalese (Trento), dove si era trasferito per sfuggire all' inchiesta. Russo è l' ex gestore del ''Carpe Diem'' in piazza Lauro, cuore di Sorrento.
A Cavalese, il ristoratore aveva aperto una pizzeria. Le indagini - condotte dal commissariato di Sorrento con l' aiuto della squadra mobile di Napoli - sono partite ad aprile con una perquisizione a casa del 23 enne Salvatore Russo, uno degli arrestati, dove fu trovato un quantitativo di droga.
Uno dei maggiori fornitori di droga era il 24 enne Alessandro Gargano, di San Giuseppe Vesuviano, che si approvvigionava in un bar di Boscoreale (Napoli) gestito da Giuseppe Aquino, 28 anni.
Il giro di affari - secondo gli investigatori - è stato, nei sette mesi monitorati di 100 mila euro. Nel corso delle indagini sono stati sequestrati circa 300 grammi di droga. Due degli otto arrestati in esecuzione delle ordinanze della Procura di Torre Annunziata hanno ottenuto gli arresti domiicliari.