Slot, cinquanta euro «bruciati» in un'ora

Il nostro test sul campo tra slot e bingo, dove la dipendenza regna sovrana. Le vostre firme contro «Azzardopoli» a quota 1000 adesioni


Luca Marognoli


TRENTO. Cinquanta euro: a un impiegato serve un giorno di lavoro per guadagnarli. A noi ieri è bastata meno di un’ora per “bruciarli” al gioco. Non certo un record: se ci fossimo fermati alle slot, avremmo potuto chiudere la partita in 5 minuti, visto che le più avide digeriscono fino a 200 euro in un colpo. Così abbiamo “differenziato” con Win for life e Bingo il nostro investimento. Fallimentare.

Abbiamo voluto spendere il cinquantone con parsimonia, come il bambino che al luna-park ha 5 euro in mano e indugia prima di scegliere la giostra dove inserire la monetina. Non è stato facile.

Prima tappa: sala giochi. Il locale ha le vetrine foderate da una pellicola pubblicitaria: a illuminare l'interno la luce scintillante delle slot, una trentina. Cambiamo trenta euro in 15 monete da due. Partiamo con "Princess of amazon", di ispirazione esotica. E' una delle macchine di nuova generazione, targata Lottomatica, con ben tre montepremi: di 107 mila euro quello nazionale, di 7 mila e spiccioli quello della sala (arriva anche a 14-15), di 400 il "mini" che viene vinto mediamente una volta al giorno. «Stia attento a come graduare la giocata o rischia di puntare tutto in un colpo», dice il titolare, che ha subito inquadrato il giocatore alle prime armi. Possiamo optare tra più "linee" e selezionare l'ammontare: scegliamo 10 per 0,50. Premiamo "start" e i rulli sullo schermo iniziano a girare. L'emozione dura poco: nulla di fatto. Riproviamo con esito identico: in un attimo siamo già alleggeriti di 10 euro.

Meglio cambiare: con "Treasure Trek", ispirato a una caccia al tesoro, speriamo di avere migliore sorte. Ci giochiamo in un sol colpo un euro per 10 linee e li perdiamo con due pigiate di pulsante. «Anche se si sposta da una macchina all'altra sempre fortuna ci vuole», filosofeggia la nostra "guida". Diamoci una calmata o il nostro bel gioco durerà davvero poco. Proviamo quest'altro: "Sphinx", che ci porta tra gli egizi. Ingoia solo 1 euro alla volta, è un vecchio modello, mi spiegano. Miracolosamente escono tre ventagli del faraone: è un "3X", che moltiplica l'eventuale vincita. Speranza illusoria: la partita è già finita. Dalla sala fumatori esce una ragazza a cambiare: avrà una trentina d'anni. «Prego signora», le dice il titolare. Lei scompare di nuovo dietro la porta a vetri scorrevole. Noi torniamo all'attacco con "Mystic pearls", di ambientazione hawahiana e "The wild life", ma non riusciamo a mettere in fila né zebre né leoni. Ok, può bastare. Ce ne andiamo con 34 euro in meno e l'opuscolo di Lottomatica che spiega come "giocare senza esagerare". Il primo consiglio è di darsi sempre dei limiti "e non superarli MAI". Noi lo rispetteremo.

Seconda tappa: bar con ricevitoria. E' il momento buono per capire come funziona "Win for Life". «Deve prendere tutti i 5 numeri nell'ordine di uscita, più il "numerone", spiega l'esercente. Ieri hanno vinto mille euro al mese per 10 anni. Mi faccia controllare dove sul terminale... in provincia di Bari». Iniziamo con tre giocate da 2 euro ciascuna. Il video mi avvisa: "Tra pochi istanti la nuova estrazione": brivido. Niente pensione, ma consegnando le schede apprendiamo di avere vinto... la fantastica somma di 4 euro (sui 6 investiti). Rincuorati, riproviamo: stavolta ne vinciamo 2, il 33,3% di quanto giocato.

Avanzano 7 euro e li teniamo per la terza tappa: il Bingo. Alle tre del pomeriggio nella sala più grande ci sono 9 persone, tutte donne: un paio di ragazze, le altre sui 60-70. Sole, una per tavolo, l'aria depressa. Nel reparto fumatori i giocatori sono 41, anche qui con una preponderanza femminile. Ci sediamo a un tavolone rotondo vuoto. «Quante schede?», chiede il commesso. «Sette», rispondiamo. «Ma lei ha mai giocato?», mi dice. La risposta è no. «Ne prenda due, mi ascolti: leggono i numeri velocemente». Ubbidiamo. La nostra avventura dura 20 minuti: 6 cartelle da 1 euro, il miglior risultato: tre numeri mancanti al Bingo (sui 400 euro). Deludente.

Resta un euro, l'ultimo. L'idea è di chiudere alla grande con un gratta e vinci. Sul tragitto però incontriamo un fisarmonicista. Suona bene: l'euro finisce nella sua scatoletta di plastica. E' quello meglio speso dell'intera giornata.













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