Selva, la cavalla salvata dagli abusi da Legambiente
La storia a lieto fine dell’animale che per anni ha vissuto al buio e malnutrita Sequestrata grazie alla segnalazione dei forestali, ora è tornata a vivere
TRENTO. L'Europa è scossa dallo scandalo della carne di cavallo surrettiziamente spacciata per carne di bovino. Non è solo la truffa a indignare ma anche il fatto che per tanti i cavalli sono animali d'affezione, anche se per legge sono ancora considerati “da reddito”.
Nel frattempo, i cavalli continuano a soffrire in svariate situazioni di maltrattamenti, prima fra tutte quella ormai assurta alle cronache del caso di Colleferro, dove decine di cavalli e asini sono stati salvati dagli animalisti.
Anche in Trentino ci sono non poche segnalazioni di maltrattamento.
Legambiente ha ad esempio di recente chiesto l'affido alla Procura di una cavalla, che è stata vittima di pesanti maltrattamenti per quasi sedici anni. L'animale viveva costretta in un piccolo baracchino, sempre al buio, senza contatti con i propri simili, laddove i cavalli sono animali sociali, ed era malnutrita.
Inoltre non ha mai ricevuto per anni e anni cure adeguate di maniscalchia, con il risultato di avere condizioni delle unghie disastrose, che sono state curate dopo il suo sequestro.
Selva è oggi il suo nome, datole da Legambiente in onore del Corpo forestale provinciale (Stazione di Trento), che ha provveduto a segnalare alla Procura il caso e quindi ad accudire Selva per mesi, fino a quando la magistratura si è pronunciata condannando i precedenti proprietari per le condizioni di detenzione dell'animale.
A quel punto la Procura l'avrebbe mandata in vendita all'asta ma Legambiente è intervenuta adottandola per salvarla da un destino incerto, ritenendo giusto dare pace a chi è stato vittima per tanti anni di abusi.
La cavalla grigia ha circa vent'anni di età, secondo le stime di un veterinario del Servizio Provinciale, esperto di cavalli, che l'ha visitata. Tutto sommato, dopo mesi di cure e tranquillità grazie al salvataggio della Forestale, Selva oggi sta abbastanza bene, ha recuperato peso, alimentandosi finalmente in modo sufficiente e adeguato. Certo, è ancora diffidente anche se curiosa degli umani.
Ora Legambiente la porterà presso un'oasi e la manterrà a vita in tranquillità. Per questo l'associazione chiede aiuto ai cittadini. Si può donare una cifra qualsiasi specificando nella causale “per Selva” o chiedere l'adozione a distanza per un anno, versando 25 euro di donazione, con causale “adozione distanza Selva”.
©RIPRODUZIONE RISERVATA