le iniziative

Se i castelli diventano area di gioco

Visitare i musei d’estate, magari con i bambini: quando fuori fa caldo, le spesse mura del castello possono essere una valida opzione per animare i pomeriggi


Serena Torboli


TRENTO. Visitare i musei d’estate, magari con i bambini... Quando fuori fa caldo, le spesse mura del castello possono essere una valida opzione per animare i pomeriggi.

Da qualche anno ormai le attività culturali prevedono percorsi educativi ma anche ludici, che coinvolgono tutta la famiglia. Il museo del Buonconsiglio organizza per tutta l’estate iniziative, eventi e attività pensati per le famiglie, disseminati sulle diverse sedi: il museo infatti cura in modo congiunto l’esposizione e la valorizzazione dei beni archeologici messi a disposizione dalla Provincia e conservati presso i castelli del Buonconsiglio, di Stenico, Beseno, Thun e di Castel Caldes.

Francesca Jurman, responsabile dei servizi educativi del museo Buonconsiglio, illustra le specificità della programmazione: «Le attività estive permettono di visitare il Castello con tagli diversi: organizziamo giochi in cui si vincono indizi per poter poi visitare insieme il Castello, oppure ospitiamo le storie da Castello, che vengono raccontate attraversando le diverse sale, visitando gli edifici attraverso una chiave diversa dal solito».

Fra i tanti appuntamenti, un percorso sugli stemmi con l’attività “E tu di che stemma sei?” «In questo caso, il Castello del Buonconsiglio è attraversato e visitato di riflesso, attraverso la ricerca degli stemmi - prosegue Francesca Jurman - e infine bambini e genitori sono invitati a realizzare il proprio stemma di famiglia: attraverso il gioco e l’esplorazione si conosce la struttura dell’edificio, si scoprono figure importanti per la storia della città come quella del Principe Vescovo di Trento Bernardo Clesio, si scoprono i significati dei simboli araldici».

La formula dunque è quella dell’«edutainment»: «Miriamo proprio a creare attività che uniscono il divertimento con l'apprendimento non formale e ci piace proporre attività in cui vengano coinvolti anche gli adulti che accompagnano i bambini: puntiamo infatti a valorizzare questo momento in cui la famiglia sta assieme e condivide esperienze».

Nel periodo estivo, le attività sono distribuite ogni giorno su una sede diversa: martedì a Castel Beseno, mercoledì a Castello di Stenico, giovedì a Castel Thun e venerdì a Trento al Buonconsiglio. «L'idea è di proporre ogni giorno una diversa attività per famiglie. D’estate pensiamo principalmente ad un target turistico, che potrebbe così sfruttare il percorso per girare in una o due settimane tutte le sedi, ma ci rivolgiamo anche ai trentini che rimangono sul territorio e vogliono utilizzare il loro tempo libero per attività con i bambini nel pomeriggio».

Ieri  “Storie da castello” a Castel Beseno, raccontate all’interno della cornice del maniero, che ispireranno i bambini per costruire un libricino da portare a casa.

Oggi 31 luglio invece al Castello di Stenico “Gioco a squadre “familiari”, in cui si rivisita il tradizionale Gioco dell’oca: un’occasione per giocare e imparare divertendosi, scoprendo aspetti sconosciuti sui castelli del territorio trentino, e vincendo una visita alla scoperta del castello.

Giovedì a Castel Thun invece “In visita a corte”: l'attività è pensata per famiglie con bambini tra i 6 e gli 11 anni e prevede la scoperta del castello attraverso una caccia all'indizio: tappa dopo tappa, tutta la famiglia viene coinvolta in un affascinante percorso tra gli ambienti del castello.

Venerdì infine l’appuntamento è a Trento alla sede del Buonconsiglio: “Caccia bestiale” è il titolo dell’attività, in cui a grandi e piccoli sarà chiesto di unire le proprie conoscenze e sfruttare tutte le abilità per superare le prove che incontreranno lungo il percorso, trovando gli animali nascosti nel castello.

 













Scuola & Ricerca

In primo piano

Podcast

Il Trentino nella Grande Guerra: gli sfollati trentini spediti in Alta Austria

Venezia e Ancona vengono bombardate dal cielo e dal mare. A Trento viene dato l’ordine di abbandonare il raggio della Regia fortezza, con i treni: tutti gli abitanti di S. Maria Maggiore devono partire. Lo stesso vale per Piedicastello e Vela, così come per la parrocchia Duomo. Ciascuno può portare con sé cibo e vetiti per 18 kg. Tutto il resto viene lasciato indietro: case, bestiame, attrezzi, tutto. Gli sfollati vengono mandati in Alta Austria. Rimarranno nelle baracche per 4 lunghi anni.