Scontrino “fantasma”, boom di denunce
Sempre più segnalazioni al numero della Guardia di Finanza, il 117. A novembre sono state 113, lo scorso anno erano 60
TRENTO. A novembre di quest’anno le denunce presentate al 117 (il numero telefonico istituito dalla Guardia di Finanza per ricevere le segnalazioni di irregolarità amministrative e non solo) sono state 113 tramite telefonata e 65 mail. Il 58% riguardava la segnalazione per la mancata emissione della fattura o dello scontrino fiscale. Il 10% per le attività di spaccio ed il 33% è diviso tra segnalazioni per violazioni ambientali tipo discariche abusive, segnalazione di infrazioni al codice della strada, presunte truffe e contraffazione di marchi. Un realtà in netto aumento rispetto al 2017 che nello stesso periodo, registrava 60 telefonate e 40 mail: 70% per la segnalazione della mancata emissione della fattura o dello scontrino fiscale. 5% per attività di spaccio e 25% per violazioni varie. Alla sua istituzione la chiamata al 117 garantiva l’anonimato, da un paio d’anni è stata introdotta la segnalazione tramite mail che identifica chi la invia. Il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza, Colonnello Roberto Ribaudo fa notare come prima di tutto si tratti di ipotesi di reato che necessitano di accertamenti e di un’attività di indagine. Con la denuncia anonima si correva il rischio di perdere del tempo per discussioni di vicinato, concorrenza tra commercianti ed altre situazioni che scaturivano da interessi personali. La mail invece oltre ad identificare il denunciante, permette l’inoltro immediato al reparto competente per territorio e comporta l’invito a chi le ha inviate a recarsi presso il più vicino Comando per presentare eventuali documenti. Il caso più frequente è quello degli affitti in nero, per la cui denuncia è indispensabile la testimonianza dell’inquilino per poter dare seguito all’indagine. Le denunce per attività di spaccio sono raddoppiate nell’arco di un anno per un dato di non facile interpretazione. Scontato sarebbe pensare ad un aumento esponenziale del fenomeno che in parte corrisponde anche alla realtà. Ma c’è anche l’ipotesi che i cittadini abbiano abbandonato l’idea della competenza della Guardia di Finanza per i soli reati amministrativi ed abbiano allargato la sua sfera di intervento anche ad altre attività illegali. Di certo da un anno all’altro sono aumentate tutte le denunce a conferma di un servizio che trova il gradimento della popolazione che ha superato la garanzia dell’anonimato, per assumersi le responsabilità in prima persona. (d.p.)