Sciopero Cgil, cinquemila manifestanti a Trento

I dimostranti sono sfilati lungo le strade del centro cittadino. Alla testa del corteo uno striscione con la scritta "Per uscire dalla crisi più lavoro, più salari, più pensioni, più diritto"



TRENTO. Alcune migliaia di operai, studenti e precari - circa 5.000 secondo la questura - hanno partecipato questa mattina a Trento alla manifestazione indetta dalla Cgil nell'ambito dello sciopero nazionale del sindacato.

I dimostranti sono sfilati lungo le strade del centro cittadino. Alla testa del corteo uno striscione con la scritta "Per uscire dalla crisi più lavoro, più salari, più pensioni, più diritto".

Davanti alla sede della Regione, i manifestanti si sono fermati sollecitando a gran voce una presa di posizione da parte dei consiglieri provinciali sulla crisi economica. Il corteo si è concluso in piazza Battisti dove si è tenuto il comizio.

Dopo gli interventi di un delegato della Fiom, di una giovane archeologa e dell'attore Andrea Brunello, ha preso la parola il segretario della Cgil del Trentino, Paolo Burli. "Siamo qui per dare un futuro al paese", ha fra l'altro detto Burli che a sottolineato come sia importante "dire basta ai contratti separati".

Polemico Burli è stato nei confronti del segretario provinciale della Cisl Lorenzo Pomini: "Abbia più rispetto per chi è in questa piazza", ha detto. Nel corso del suo intervento, Burli è stato oggetto di un principio di contestazione da parte di alcuni manifestanti, pare iscritti al sindacato di categoria Filt. Alcune uova sono state lanciate verso il palco. Il comizio è stato concluso da Valeria Fedeli, segretaria del sindacato europeo dei tessili aderente alla Cgil nazionale. Al termine della manifestazione si è esibito il cantante trentino Anansi.













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