Sbanca «L'eredità» e vince 160 mila euro

Emanuela Delugan, 59 anni fiemmese, ha fatto l'en plein su Rai Uno sbaragliando i concorrenti



TRENTO. Deve ringraziare i denti, la morale, la casa, il personale e il fare Emanuela Delugan, pensionata di 59 anni che ieri ha sbancato al «L'eredità» vincendo la prova finale, quella della ghigliottina. Ad accomunare le cinque parole era la pulizia e la fiemmese ha azzeccato la combinazione e ha fatto ritorno a casa (con il marito Roberto che l'aveva accompagnata a Roma per le riprese) Con il malloppo. La campionessa vive a Trento ma ha più volte sottolineato che le sue radici stanno in val di Fiemme, a Cavalese per la precisione e come ha ripetuto in tv «nella magnifica comunità».

L'inizio del gioco è stato semplice visto che al vero o falso ha dovuto rispondere se anche agli uomini vengono le smagliature (vero), se certe ciabatte si mangiano (vero), se una volta lo stop era rotondo (vero). Le è stata segnata una penalità per un errore calcistico ma si è subito riscattata indovinando l'anno di pubblicazione del «deserto dei tartari» di Buzzati. La prova della scossa l'ha passata indenne ed Emanuela è stata la grande protagonista nella prova che appariva, fino a quel momento, la più impegnativa, ossia quella che chiedeva di mettere in ordine di grandezza i pianeti.

Al duello la trentina è arrivata con un bel bottino e ha gareggiato - stravincendo - contro Valeria, la vincitrice della puntata precedente. E poi è arrivato il gioco finale, quella della ghigliottina dove Emanuela (moglie, mamma e nonna bravissima, parole del marito Roberto) ha dato il meglio di sé. Ragionando con calma ma senza ma perdere il sorriso, ha combinato gli indizi che le venivano proposti e ha dato la soluzione subito, non aspettando il minuto canonico, stupendo lo stesso Conti.













Scuola & Ricerca

In primo piano

Economia

Industria trentina: prosegue il calo delle assunzioni, allarme dei sindacati

I dati di ottobre dell'Agenzia del lavoro segnano un -13,8%, nei primi dieci mesi dell’anno i nuovi contratti nel manufatturiero sono scesi dell’8,9% rispetto allo stesso periodo del 2023. La perdita è compensata da posti meno qualificanti nel commercio e nell'agrcoltura. Cgil Cisl Uil chiedono alla Provincia misure più mirati e efficaci per aiutare il settore in sofferenza