Santa Maria, anche i poliziotti in congedo presidiano la chiesa 

L’associazione nazionale polizia si affianca ai carabinieri e ai cittadini per tenere aperta la basilica a rischio furti


di Sandra Mattei


TRENTO. Hanno i giubbotti con la scritta “Associazione nazionale polizia di Stato” ben in evidenza e da marzo prestano il loro tempo libero per presidiare la chiesa di Santa Maria Maggiore, una settimana al mese.

La rete di volontari che si prende a cuore la basilica di Santa Maria Maggiore e, di conseguenza, la sicurezza della piazza e del circondario da anni sofferente per il traffico di droga e per altre attività contro il decoro e i monumenti cittadini, si allarga. Come si ricorderà, a fine ottobre, il parroco don Andrea Decarli era stato protagonista di un’azione clamorosa, affiggendo al portone della basilica un cartello che annunciava la chiusura a mezzogiorno per i furti e danneggiamenti. Le reazioni non si erano fatte attendere: dall’associazione delle guide turistiche che si era detta preoccupata per un danno alla Trento turistica, visto il valore del monumento che ha ospitato il Concilio, al sindaco Andreatta che si era incontrato col parroco. Si era poi proposto il professore Onorio Clauser come volontario. Infine, la svolta e la riapertura, grazie all’associazione dei carabinieri in congedo, che da dicembre garantisce i turni per il controllo della basilica. Ora si sono aggiunti ai carabinieri i poliziotti, che possono garantire una settimana al mese. Dal lunedì al venerdì, dalle 14.30 alle 17.30, tutti i giorni si alternano dai carabinieri, ai poliziotti, ai privati cittadini. Il referente, è Onorio Clauser, docente di Economia dello sviluppo del Dipartimento di Lettere e Filosofia, che organizza i turni del presidio, e che si era pubblicamente offerto tramite una lettera indirizzata al “Trentino” per permettere di riaprire la chiesa di pomeriggio. Ieri nella basilica presa di mira da ladruncoli e disperati che non rispettano nemmeno tabernacolo e simboli sacri, c’erano Raffaele Sinapi, presidente dell’associazione nazionale polizia di Stato con il collega consigliere Mario Carbone.

«La nostra associazione - spiega Sinapi - si è ricostituita da sette anni e raccoglie 240 soci a Trento, non necessariamente in congedo. Abbiamo offerto la nostra collaborazione ai carabinieri, ma noi siamo meno numerosi, per cui riusciamo a garantire il presidio una settimana al mese. Abbiamo iniziato in marzo e questa che si conclude è la seconda settimana di turno». Chiediamo se ci sono stati problemi di sicurezza. «Nessun problema - rispondono i poliziotti - la chiesa è frequentata dai fedeli e da turisti che arrivano alla spicciolata o in gruppi. Qualcuno ci chiede anche delle informazioni sulla chiesa, vorrà dire che ci dovremo informare sulla sua storia». Se per i poliziotti

Silvano Fedi è presidente dell’associazione nazionale carabinieri, che ha alle spalle quasi quattro mesi di volontariato. «Ci siamo alternati in 15 - spiega - per garantire due settimane al mese. È stata un’esperienza positiva e penso sia servita per rendere la chiesa e la piazza più sicure. Continueremo però fino al primo giugno, perché in seguito saremo impegnati in altre manifestazioni dove garantiamo la sicurezza, come il Festival dell’Economia e le Feste Vigiliane».

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