San Martino, una libreria come spazio di socialità 

“Due punti” aperta dai soci Federico Zappini ed Elisa Vettori punta a far vivere il rione con incontri, laboratori ed eventi organizzati con altre associazioni



TRENTO. Ci vuole coraggio ad aprire una libreria in un Paese dove i lettori sono sempre meno e il web impazza. Anche se qualche timido segnale potrebbe esserci. E un ritorno alla carta sembrerebbe manifestarsi. Evidentemente, Federico Zappini, 35 anni, che nei mesi scorsi ha riempito via Suffragio di migliaia di libri ed Elisa Vettori, 33 anni, fotografa, questo coraggio ce l’hanno. Da pochi giorni hanno aperto in via San Martino, nell’omonimo quartiere, (ma c’è un’entrata anche da via Manzoni), “due punti”, proprio a fianco de “La seggiolina blu” di Soledad Rivas, specializzata in letteratura illustrata e per bimbi. I due nuovi librai si sono conosciuti all’Impact Hub di via Sanseverino dove il primo si occupava di formazione e si era messo di buzzo buono a distribuire un questionario sul perché e il per come mai potesse saltare in testa a qualcuno di aprire una libreria. A metà strada tra sogno, un po’ di follia ma anche qualche idea ben precisa i due si sono ritrovati e in via San Martino è partita la scommessa. Per adesso, nella settantina di metri quadri, sugli scaffali ci stanno 2300-2400 titoli, tra romanzi e saggi. Ed è stata acquistata pure una bike-cargo per poter portare in giro una propria offerta libraria. Come in questi giorni a Riva del Garda per una convention. «Certo c’è passione per la letteratura e la carta, per i libri, per quello che significano – affermano all’unisono i novelli librai – Ma anche la volontà di contribuire a vivere e far vivere il quartiere, collaborando anche ad un progetto per cercare di riadattare i piani terra che sono l’affaccio sulla strada». Via che, peraltro, nella sua prima parte, sarà pedonalizzata. E infatti i lavori sono in corso. Con la necessità, quindi, di riempirla di contenuti ed iniziative. «Insieme ad altri – proseguono – ci piacerebbe proporre incontri, confronti, workshop, laboratori, in una dimensione di socialità, aperta a chi vuole collaborare. Ovviamente, la nostra è un’attività commerciale ma ciò che ci muove è anche molto altro».

Le presentazioni sono già iniziate, altre ne seguiranno. «I libri sono lo strumento base – sottolinea Zappini – per una partecipazione consapevole alla dimensione pubblica, per lo svilupparsi di una cittadinanza attiva, uno strumento di riflessione. Adesso, con questa iniziativa, muoviamo i primi passi. Mano a mano proporremo nuove forme di partecipazione a questo spazio, in sinergia, anche, con altre attività del quartiere. Ci crediamo. È una scommessa che ci auguriamo possa essere il più possibile coinvolgere chi lo vorrà. Ci muoveremo anche seguendo gli stimoli e le proposte che ci verranno suggerite». La libreria “due punti” ha la pagina facebook (https://it-it.facebook.com/duepuntilibreria/), è aperta il lunedì dalle 15 alle 20; dal martedì al sabato dalle 10 alle 20. (pa.pi.)













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