Ruba corrente alla sorella, nei guai un roveretano
Alla donna arrivavano bollette salatissime e a deciso di rivolgersi ai carabinieri. Il cinquantenne aveva collegato gli elettrodomestici all’utenza della familiare
ROVERETO. Aveva trovato il modo di ridurre drasticamente i costi della bolletta elettrica. Ma purtroppo era il modo sbagliato e così, oltre a finire nei guai con la giustizia, s'è forse definitivamente giocato il rapporto con la sorella. Sì, perché l'uomo – un cinquantenne roveretano - aveva avuto la brillante idea di collegare gli elettrodomestici di casa direttamente ai contatori della sorella quarantenne, che abita con la sua famiglia nella sua palazzina. Lo stratagemma ha funzionato per un po', ma poi la donna, cui continuavano ad arrivare bollette salatissime nonostante cercasse in tutti i modi di ridurre al minimo i consumi, s'è insospettita. Dopo aver escluso che i periodici salassi fosse riconducibili agli ormai continui aumenti, la donna s'è rivolta ai carabinieri di Rovereto. A loro ha raccontato cosa le stava accadendo, palesando qualche dubbio sulle cause del “fenomeno” e chiedendo loro di aiutarla a svelare il mistero.
I militari dell'Arma si sono quindi presentati nella palazzina, accompagnati da un elettricista (per l'occasione nominato ausiliario di polizia giudiziaria) e hanno incominciato a controllare l'impianto elettrico dell’edificio. Il tecnico non sapeva bene cosa e dove cercare e, per questo, scoprire il sistema con cui il fratello rubava l'energia alla consanguinea non è stato facile. Ma alla fine il tecnico c'è riuscito. L’uomo, che abita con la sua famiglia nello stesso stabile, era riuscito con un sistema assai ingegnoso a collegare gli elettrodomestici più dispendiosi dal punto di vista energetico all’utenza della sorella minore e farne pagare il consumo a lei. E per il cinquantenne sono iniziati i guai. I carabinieri, infatti, hanno immediatamente provveduto a denunciarlo presso la Procura di Rovereto. Ovviamente gli uomini della Benemerita hanno provveduto a togliere i collegamenti e ripristinare la normalità.
Il reato di cui dovrà rispondere il cinquantenne è furto d'energia. Quali saranno le ripercussioni della vicenda sui rapporti - a questo punto viene quasi da augurarsi che fossero già poco amichevoli - tra i due fratelli non è affare della Giustizia, ma probabilmente lasceranno un segno più profondo di quello che una sentenza e un risarcimento potranno fare.
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