Rovereto, all'ex Conforti arrivano i cinesi
Un grande bazar con abbigliamento e scarpe non solo «Made in China»
ROVERETO. Sarà ancora il festival della scarpa? Può darsi, come potrebbe essere anche il festival dell'abbigliamento, delle borse e delle borsette, dei casalinghi, dei... prodotti cinesi che sbarcano in via Dante. Il "festival" è ancora targato Conforti, ma non passeranno tanti giorni che quell'insegna, già entro fine mese, sparirà per lasciare spazio ad un altro marchio che contraddistinguerà il nuovo bazar di prossima apertura.
Come si chiamerà? «Ancora non lo sappiamo, dobbiamo decidere» affermano i titolari. Quello che sanno è che lo spazio che stanno allestendo con tutti i prodotti è molto probabilmente il più grande in città per quanto riguarda i negozi gestiti dai cinesi. Che cominciano a farsi concorrenza puntando sulle dimensioni e sulla varietà di prodotti: dallo storico Bazar di via Abetone (con la "succursale" al Leno Center) al più recente Erick Mode di piazzale Orsi all'altro supermarket sempre made in China a Mori sulla strada per il monte Baldo.
Come era successo prima a Trento, anche a Rovereto da tempo Conforti ha chiuso i battenti. A lungo sugli scaffali sono rimaste le scarpe, poi sulla vetrata ha fatto la comparsa un cartello scritto in cinese fino a che da qualche giorno il negozio è tornato a rianimarsi. All'interno titolari e aiutanti sono ancora al lavoro alle prese con gli scaffali e i prodotti che cominciano ad arrivare. Ampio spazio sarà riservato all'abbigliamento da donna, bambino e uomo, alle borse, alle scarpe, ai casalinghi e ai prodotti della casa e ai giocattoli.
Sarà tutto «made in China»? Non proprio. Non mancheranno, infatti, anche prodotti fabbricati in Italia, perché talvolta è più conveniente che importarli dalla Cina nonostante il costo della manodopera sia inferiore.
Ad aprire all'ex Conforti sono gli stessi negozianti cinesi che avevano il negozio di via Fontana. Negozio che evidentemente era diventato troppo piccolo visto. Ed ecco allora l'opportunità di ampliarsi con una superficie di vendita decisamente maggiore. Segno che il low cost e il «made in China» continuano ad attirare sempre una maggiore clientela.